Chi rischia le sanzioni con i controlli a tappeto dell’Inps: contributi, pensioni e assegno unico sotto esame
Partono i controlli mirati da parte dell’Inps, a caccia di irregolari su contributi, pensioni e Assegno unico. Le possibili sanzioni e le scadenze
L’Inps ha avviato una serie di controlli a tappeto per evidenziare irregolarità riguardanti i contributi, le pensioni e l’assegno unico, individuando i soggetti che non rispettano le regole. Le verifiche, indispensabili al fine della garanzia di equità e il rispetto delle norme fiscali, hanno il fine ultimo di perseguire il benessere complessivo della società, contrastando il fenomeno dell’evasione fiscale.
- Cosa succede se l'Inps trova irregolarità
- Cosa succede se non si paga dopo l'avviso bonario
- Quanto si paga dopo 30 e 60 giorni dalla notifica
Cosa succede se l’Inps trova irregolarità
L’obiettivo dell’Istituto di Previdenza è quello di individuare coloro che eludono i pagamenti e causano danni a quei cittadini e imprese che, invece, rispettano i regolamenti.
In buona sostanza, l’Inps monitora la situazione con le opportune verifiche, e mette sotto la lente di ingrandimento coloro che non rispettano le norme relative ai contributi vari erogati, alle erogazioni delle pensioni e dell’assegno unico.
In particolare, l’Inps si è occupata in via iniziale di emettere avvisi bonari ai contribuenti che non hanno adempiuto al pagamento dei contributi erogati per lavoratori autonomi, commercianti e artigiani.
Tali avvisi sono stati inviati in formato cartaceo o via PEC, comunicando al contribuente la sua posizione non regolare.
Anche i cittadini titolari di pensione di anzianità, che da inizio anno hanno goduto di un aumento in virtù della perequazione, potrebbero ricevere una comunicazione simile dall’Inps, così come chi beneficia di una pensione di invalidità.
Non si esclude, inoltre, che l’Istituto Previdenziale formuli un avviso anche per i soggetti che percepiscono l’assegno universale, anch’esso di recente modificato per quanto riguarda gli importi.
Cosa succede se non si paga dopo l’avviso bonario
Per evitare ulteriori conseguenze, è fondamentale adempiere agli obblighi di pagamento entro i termini stabiliti. Dopo aver ricevuto l’avviso bonario, il contribuente ha quindi un periodo di 30 giorni per effettuare il pagamento del debito.
Se il pagamento non viene effettuato entro tale termine, l’Inps emette un avviso di addebito e avvia una procedura di recupero crediti. Nel caso in cui il pagamento venga omesso, è prevista l’applicazione di sanzioni e maggiorazioni percentuali o fisse sugli importi dovuti.
Quanto si paga dopo 30 e 60 giorni dalla notifica
Se il pagamento viene effettuato entro 60 giorni dalla notifica, viene applicata una sanzione del 3% in più, mentre oltre i 60 giorni la sanzione sale al 6% in più.
Per verificare la propria posizione con l’Inps, è possibile muoversi in autonomia con i servizi online. È sufficiente quindi accedere al sito ufficiale dell’Inps utilizzando le credenziali SPID o la carta d’identità elettronica (CIE).