Coronavirus, Capuozzo: "Stiamo facendo una figura tragicomica"
Il giornalista ex inviato di guerra fornisce un'analisi sull'emergenza e accoglie le critiche dei suoi followers
Pareri più o meno autorevoli. Tutti in questo momento, specialmente in epoca social, sono portati a dire la loro sul tema coronavirus. Sull’emergenza in corso ma anche sulla sua gestione, politica e sociale con tanto di polemiche tra Conte e Salvini. Ci sono però pareri che arrivano da fonti autorevoli. Una è certamente quella di Toni Capuozzo, decano dei giornalisti che nei suoi post su Facebook ha un po’ puntato il dito sul chiacchiericcio che sta contraddistinguendo l’Italia in questo momento.
“Stiamo facendo una figura tragicomica in tutto il mondo – ha scritto Capuozzo – e pur di salvare il governo e schivare Salvini (missione nobile, ma non è affar mio), in tanti difendono l’indifendibile. E’ il circo Italia, dove ci hanno trasformato nei cinesi d’Europa”.
Il confronto. “Se davvero gli altri non hanno i nostri stessi casi – prosegue nella sua analisi l’ex inviato di guerra – è perché, poveri inglesi, francesi e tedeschi, sono meno capaci di noi ? O sono più furbi: hanno evitato di fare i controlli e lasciano morire gli anziani in modo, per così dire, inavvertito e normale ? Se è così allora siamo proprio dei tafazzi”.
Quindi la provocazione finale: “Speriamo che i sindaci di Buenos Aires e Bucarest vadano a mangiare in una pizzeria italiana, e che la Libia e la Tunisia non ci chiudano i loro porti (a Tunisi, intanto, sospesi i voli dal nord Italia)”.
Le reazioni. Toni Capuozzo è molto seguito sui social anche perchè cerca di rispondere ad ogni commento, anche alle critiche. Come quelle che ha suscitato questo post. Eccone alcune: “Ti sei svegliato con la luna storta, attaccare Conte, tutto e tutti é semplice”; “Tony…ma davvero credi che a Londra città di 10 milioni di abitanti ci siano meno casi che a Codogno?”; “Quindi se avessimo avuto Berlusconi o Renzi o Salvini o chi altro come Premier non avremmo avuto contagi?”; “Mi auguro fortemente che Lei non venga smentito”.