Celentano scrive a Corona: "L'unica via è Gesù. No alla vendetta"
Celentano torna a scrivere a Fabrizio Corona: "L'unica via di salvezza è Gesù"
Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona. Dopo le lettere inviate via social all’ex re dei paparazzi di recente, Il Molleggiato è tornato ad interessarsi dell’imprenditore che nei giorni scorsi ha fatto rientro a casa dal carcere. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano gli ha concesso nuovamente gli arresti domiciliari.
L’ultimo post che Celentano ha indirizzato a Corona è stato alquanto curioso. Il cantante, sulle note del brano “L’uomo nasce nudo”, ha parlato a Fabrizio in termini biblici. L’unica soluzione per i suoi tormenti, secondo il parere del Molleggiato, sarebbe quella di pregare.
“Caro Fabrizio – scrive Celentano -, è arrivato il momento di scegliere, il tempo stringe e dobbiamo decidere da che parte andare prima che sia tardi. E l’unica via non solo per te, per me per chiunque, per tutti gli uomini del mondo, l‘unica via è Gesù. Senza di Lui siamo già morti, fin dalla nascita”.
L’artista prosegue sostenendo che a Corona potrebbe tornare utili cimentarsi nella lettura dei testi sacri: “Conosco i quattro Vangeli a memoria, li avrò letti almeno quattrocento volte e ogni volta che arrivo al punto in cui Lui viene schiaffeggiato e sputato in faccia, mi rattristo fortemente e allora vado indietro”.
“Rileggo quelle righe – racconta sempre Celentano -, sperando di trovare parole di vendetta che Lui non ha. Ma ti svelo un piccolo segreto: forse l’avrò letto anche cinquecento di volte, eppure la sera quando già sono sotto le coperte, se non leggo un passo del Vangelo non mi addormento felice. È questa l’idea di cui ti parlavo”.
Il Molleggiato rimarca di ben comprendere la sofferenza dell’ex re dei paparazzi. Così come afferma di capire il perché Corona è convinto di essere vittima di un’ingiustizia.
“Caro Fabrizio – aggiunge il cantautore – la tua sofferenza è grande lo so, ma è proprio da questa sofferenza che devi risorgere. I giudici hanno fatto quello che la legge gli impone e tu devi accettarlo. Però non puoi vincere se non apri il tuo cuore al nuovo Fabrizio, quel Fabrizio che stupirà tutti, capace di accettare anche la durezza di chi, in questo momento, non vuole essere tenero”.
“E io me lo sento – conclude Celentano – che lo farai come quel giorno in cui hai portato due ragazzi in comunità salvandoli. Ecco il bravo ragazzo che hai detto di essere. Io ci credo che tu lo sia. Forse perché da qualche parte nel tuo corpo vedo stampata la Sua figura. Anche Lui è stato giudicato, ma a differenza di te, ingiustamente, troppo ingiustamente. Perché quelli non erano giudici, ma una manica di assassini assetati di sangue”.