Paura per Bill Clinton: ricoverato in terapia intensiva. Le condizioni
Preoccupano le condizioni di Salute di Bill Clinton, ricoverato in terapia intensiva per un'infezione diversa dal Covid
Bill Clinton è stato ricoverato in terapia intensiva all’Irvine Medical Center della University of California. Il ricovero è avvenuto lo scorso martedì sera, come riporta la Cnn, ma la notizia è trapelata soltanto venerdì 15 ottobre. L’ex presidente degli Stati Uniti ha 75 anni e il portavoce ha voluto aggiornare la popolazione in merito alle sue condizioni.
Paura per Bill Clinton: ricoverato in terapia intensiva. Le condizioni
La causa del ricovero non riguarda il Covid ma una sospetta infezione di tipo diverso. Sebbene si trovi in terapia intensiva, infatti, Clinton non è attaccato al respiratore.
Sulle sue condizioni si è espresso il portavoce: “È in via di guarigione, di buon umore ed è incredibilmente grato ai medici, alle infermiere e allo staff che gli prestano una cura eccellente. Tutti gli indicatori di salute stanno andando nella giusta direzione, compreso il suo numero di globuli bianchi che è diminuito in modo significativo”.
Stando a quanto riferito dai media americani si tratterebbe di un’infezione alle vie urinarie che si è trasformata in un’infezione del sangue: è stato curato con un trattamento antibiotico per via endovenosa nell’unità di terapia intensiva come misura precauzionale per evitare l’esposizione al Covid-19. Le condizioni di salute di Bill Clinton non sono legate ai suoi precedenti problemi di cuore.
L’ex presidente degli Usa potrebbe restare in ospedale ancora per qualche giorno, ha fatto sapere la Cnn. Gli sono stati somministrati “antibiotici e fluidi per via endovenosa – hanno dichiarato i medici -. Dopo due giorni di trattamento, i suoi globuli bianchi stanno scendendo e sta rispondendo bene agli antibiotici”.
Da quando ha lasciato la Casa Bianca, Clinton ha dovuto affrontare diversi problemi di salute che lo hanno messo a dura prova, convincendolo anche a cambiare le sue abitudini alimentari con una dieta vegana. Nel 2004 un quadruplo bypass, l’anno successivo il collasso parziale di un polmone, infine nel 2010 l’impianto di stent in un’arteria coronarica.
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Fonte foto: ANSA