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Abusa della figlia di due anni a Roma e pubblica foto della violenza su Telegram: padre condannato a 12 anni

Un 33enne è stato condannato a 12 anni di reclusione per aver violentato la figlia e aver pubblicato sul web le foto della bimba

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Un 33enne è stato condannato a 12 anni di reclusione con l’accusa di aver violentato la figlia di 2 anni e di aver poi pubblicato le foto degli abusi su un gruppo Telegram. L’uomo è stato condannato al termine del rito abbreviato che ha previsto lo sconto di un terzo della pena.

Abusi e foto alla figlia di 2 anni

L’episodio che ha portato alla condanna del “papà orco” è avvenuto lo scorso ottobre. Secondo quanto riferito dall’accusa, l’uomo si trovava da solo in casa con la piccola a sud di Roma mentre la compagna era al lavoro.

Il 33enne, che di professione fa l’elettricista, avrebbe quindi posizionato il cellulare vicino al letto e dopo aver abusato della figlia avrebbe pubblicato le foto in un gruppo di Telegram. Col nickname “Sono il padre”, l’uomo avrebbe quindi postato 5 immagini sulla bacheca del gruppo per poi cancellarsi, convinto che nessuno sarebbe riuscito a risalire alla sua identità. Ma così non è stato, con le immagini che sono arrivate anche agli investigatori a Milano.

Condannato a 12 anni il papà orco

L’uomo è quindi stato rintracciato e accusato delle violenze ai danni della figlia e non solo. Nelle scorse ore il gup Andrea Fanelli lo ha condannato a 12 anni di reclusione dopo la richiesta di 14 anni del pm Stefano Pizza.

Le accuse per il 33enne sono di violenza sessuale su minore, detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico. Ad assistere in aula l’ex compagna dell’elettricista e il nonno materno della bambina che hanno seguito l’udienza, senza scambiare neanche uno sguardo con l’imputato.

L’uomo ha chiesto perdono in udienza e ha cercato di giustificarsi, sostenendo di aver comprato su internet dei medicinali, secondo lui necessari dopo un incidente estivo, che ne avrebbero annebbiato la mente.

Il tentativo di adescare un 15enne

Ma l’indagine, oltre a scoprire gli abusi sulla figlia e la pubblicazione delle foto sul web, ha fatto emergere il tentativo dell’uomo di adescare un 15enne online.

Il giovane, fortunatamente, non è caduto nella trappola, ma il 33enne secondo l’accusa l’avrebbe puntato e contattato sul web. Soltanto le indagini e l’arresto dello scorso 15 ottobre 2022 hanno permesso al 15enne di salvarsi dalla possibile violenza.

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carabinieri-roma Fonte foto: ANSA
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