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Sileri, le colpe sul Covid: "C'è chi ha perso la testa. Cts senza eccellenze decideva, il governo applicava"

Covid, Sileri: "Bisognava coinvolgere gente come Remuzzi, Zangrillo, Galli, Mantovani, Bassetti, Burioni"

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Si poteva fare di più. Come? Coinvolgendo le eccellenze tramite una task force per trovare soluzioni differenti  e più puntuali alle ondate Covid. Lo sostiene il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, raggiunto per un’intervista da Libero Quotidiano.

Emergenza Covid, Sileri: “Ci fu una chiusura politica verso le indicazioni della scienza”

“Non abbiamo coinvolto gente come Remuzzi, Zangrillo, Galli, Mantovani, Bassetti, Burioni, Vaia. Andavano inseriti in una task force del ministero. Invece ci fu una chiusura politica verso le indicazioni della scienza e anche verso il territorio”, ha dichiarato Sileri.

“Avremmo dovuto costruire un nucleo centrale forte – ha aggiunto – e poi arricchirlo con tante braccia costituite da piccole task-force specializzate nei vari settori, dalla rianimazione alla logistica, dall’epidemiologia alla virologia fino alla scuola, e forse ci saremmo risparmiati i banchi a rotelle”.

Sileri e il mancato coinvolgimento dei colleghi sul Covid.

“Invece – ha proseguito il sottosegretario – non c’è stata capacità, e forse neppure voglia, di fare squadra. Travolti dall’emergenza, alcuni persero la testa. Il governo si mise subito in contrapposizione con le Regioni”.

Sileri: “Il Cts, senza eccellenze mediche, decideva e il governo applicava”

Secondo Sileri ci sarebbe voluta una “gestione al contempo più collegiale e più snella e concentrata, con un nucleo piccolo di alto profilo”. Il sottosegretario ha quindi continuato sostenendo che invece c’è stata una gestione “semplicemente verticistica”.

“Il Comitato Tecnico Scientifico, nel quale non figuravano eccellenze mediche, decideva tutto e riferiva, il governo applicava, con qualche correzione politica e qualche altra ideologica”, ha aggiunto Sileri.

Recentemente Andrea Crisanti ha dichiarato che se nella primavera 2020 ci fosse stato al governo il Centro Destra ci sarebbero state migliaia di morti in più rispetto a quelle registrate. Anche su questo punto Sileri è in totale disaccordo.

“Ti sembrano dichiarazioni che abbiano un senso? Primo non sono vere – tuona il sottosegretario -, secondo il virus non va buttato in politica, terzo veniamo da un’esperienza di governo di unità nazionale nella quale Lega e Forza Italia hanno votato tutti i provvedimenti in materia di Covid. E lasciami aggiungere che, in materia, anche l’opposizione di Fratelli d’Italia è stata particolarmente responsabile e costruttiva. Io dai banchi del governo ho fatto tesoro di alcuni loro consigli e critiche”.

“Caduta del governo Draghi? Ha esaurito la propria spinta”

Capitolo caduta del governo di Mario Draghi. Secondo Sileri l’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce ha “esaurito la propria spinta”.

Qualcuno ha sostenuto che Draghi si sia voluto sfilare perché stufo visto che, a conti fatti, aveva comunque i numeri per proseguire: “Non credo, Draghi è un servitore dello Stato, sarebbe rimasto fino alla fine per dovere verso le istituzioni. Se ha mollato è perché non si poteva più andare avanti in una situazione di così alta conflittualità”.

“Al governo devi semplificare le cose difficili e fare all’istante quelle semplici. Eravamo invece arrivati al punto che venivano complicate perfino le banalità”, ha concluso Sileri.

pierpaolo-sileri-coronavirus Fonte foto: ANSA
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