Referendum cannabis a rischio: interviene Draghi. Cambiano i termini
Svolta per il referendum sulla cannabis: dopo lo sciopero della fame indetto da Cappato, il premier Draghi dispone una proroga
Proroga di un mese dei termini per le firme del referendum sulla cannabis legale. È questo il risultato raggiunto dai promotori dell’iniziativa, che hanno “strappato” al premier Mario Draghi la decisione che sarà inserita in un decreto legge che comprende diversi interventi urgenti.
Lo ha annunciato il governo alla vigilia dell’approvazione della norma in Cdm. La proroga varrà per i referendum in via di presentazione e quindi per quello sulla cannabis ma anche per quello per l’abolizione del Green pass. La misura sarebbe La proroga dei termini per il referendum sulla cannabis è stata chiesta dai promotori della consultazione della cannabis, che oggi sono stati in piazza.
La notizia è stata festeggiata dal comitato promotore con un’ovazione e lunghi applausi davanti a Montecitorio, dove è stato organizzato il presidio di oggi.
“Mi sembra un passo molto importante – ha dichiarato Marco Cappato, uno dei promotori del referendum – attendiamo con fiducia la decisione di domani: in questo modo il governo italiano non farebbe un favore al referendum cannabis ma difenderebbe l’istituto referendario e il diritto delle persone a esprimersi sul tema”.
Insieme ad altri promotori del referendum, Cappato aveva indetto a partire dalla mezzanotte di lunedì 27 settembre uno sciopero della fame, per accompagnare “tutte le azioni giudiziarie in atto per scongiurare il boicottaggio del referendum cannabis”. Dopo la proroga dei termini per il referendum Cappato ha invitato poi a proseguire lo sciopero della fame fino all’approvazione del decreto.
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