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Milano, omicidio in un bar a Corvetto: agguato all'alba, killer in fuga. Le indagini della polizia

Per la vittima, titolare dell'attività, non c'è stato nulla da fare. Il killer è in fuga

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Mattina di sangue a Milano dove un uomo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel quartiere Corvetto. Secondo quanto riferito dalle testate locali, poco dopo le 7 di lunedì 19 dicembre 2022 un uomo ha fatto irruzione in un bar di via Bessarione, all’angolo con piazza Angilberto II, aprendo il fuoco verso il proprietario dell’attività, un 35enne di origini asiatiche. L’uomo è morto sul colpo, il killer si è dato alla fuga.

Omicidio in un bar a Milano

L’omicidio, secondo quanto riferito dalle testate locali, si sarebbe consumato attorno alle 7.15 di lunedì 19 dicembre 2022 nel Bar Milano Caffetteria di via Bessarione, al civico 42. Il killer, dalle prime ricostruzioni, sarebbe entrato all’interno dell’attività e avrebbe puntato la pistola contro il titolare, Ruiming Wang, 35enne di origini cinesi.

Diversi sono stati i colpi sparati contro l’uomo che è crollato a terra. Immediato l’intervento di ambulanza, auto medica e forze dell’ordine, ma al loro arrivo per la vittima non c’era già più nulla da fare. Giunti sul posto, infatti, i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Milano, omicidio in un bar a Corvetto: agguato all'alba, killer in fuga. Le indagini della poliziaFonte foto: Virgilio Notizie

Killer in fuga

La polizia, presente con le volanti e la squadra mobile, ha trovato sulla scena del crimine diversi proiettili. Secondo un primo esame, sembra che il killer abbia sparato almeno cinque volte contro la vittima e poi si è dato alla fuga. Le ricerche, al momento, si sono concentrate all’interno del quartiere Corvetto.

Le indagini sull’omicidio

Indagano gli investigatori della sezione Omicidi della Squadra Mobile, guidati dal vicequestore Domenico Balsamo e dal dirigente Marco Calì. Sul posto è arrivata anche la pm di turno Bianca Maria Baj Macario per il sopralluogo e la raccolta delle prime testimonianze.

Le indagini dovranno ricostruire le cause dell’omicidio e cercare di dare un nome e un volto al killer. Gli investigatori, in tal senso, sono al lavoro per cercare di capire con precisione cosa è accaduto e ricostruire il passato della vittima per comprendere come sia maturato l’omicidio.

L’esecuzione, spiega La Repubblica, rimanda a contesti criminali strutturati che, come noto nella zona, frequentavano il bar. Specie di notte, infatti, l’attività era frequentata da diversi spacciatori della zona, problemi ai quali si erano aggiunti diversi interventi di polizia e carabinieri per schiamazzi notturni e che avevano anche portato alla chiusura temporanea del locale per due volte da parte della questura.

Chi era la vittima dell’agguato

35enne di origini cinesi, ma in Italia da una decina d’anni, Ruiming Wang era conosciuto nella zona. Soprannominato Paolo, viveva nel palazzo sopra al bar, un edificio di sei piani che si affaccia su piazza Angilberto.

Alcuni residenti della zona lo ricordano con un ragazzo “che si faceva i fatti suoi” nonostante sapesse cosa succedeva all’interno del bar, ed era ben voluto dalle famiglie e dai bambini che accorrevano al bar per prendere le racchetta da ping pong per giocare al tavolo nella piazza. Wang lascia una moglie e un figlio.

omicidio in bar a Milano Fonte foto: ANSA
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