Leopoli si prepara a resistere all'invasione dalla Bielorussia: i rischi di un attacco vicino alla Polonia
Minsk sta per entrare in guerra? Tutti gli indizi e qual è la posizione dei generali. Cosa vuole fare Lukashenko
“Sono ore cruciali per capire se la Bielorussia entrerà nel conflitto. E se lo farà, anche questa parte del Paese non sarà più sicura”. Lo ha detto alla Repubblica una fonte diplomatica, parlando dell’Ucraina.
La logica dell’ingresso in guerra della nazione amministrata da Lukashenko è chiaro: le truppe russe si sono impantanate, a sud, dove c’è Mariupol, e a est dell’Ucraina. Questo l’esito di un attacco che Putin immaginava di risolvere in poco tempo e che invece rischia di trasformarsi in una guerra di logoramento.
Perché Putin vuol far entrare in guerra la Bielorussia: il rischio di portare la guerra troppo vicina al confine polacco
Se la Bielorussia cedesse alle pressioni di Mosca, nuove forze anti ucraine calerebbero dal nord, dando sollievo ai russi sul fronte occidentale ma portando, anche, le forze dell’invasione pericolosamente vicine al confine con la Polonia, che è un paese dell’Alleanza Atlantica.
La situazione nella città orientale di Leopoli: la popolazione si arma e si prepara alla resistenza
A Leopoli, nell’est dell’Ucraina, la popolazione si sta già armando e gli inviati di guerra raccontano un’atmosfera tesa e degli sforzi degli abitanti per prepararsi a difendere una parte del Paese che fino a questo momento era rimasta lontana dal fronte di guerra.
Minsk sta per entrare in guerra? Tutti gli indizi e qual è la posizione dei generali
Paure, queste ultime, alimentate dagli indizi in mano agli analisti. Sembra infatti che la Bielorussia stia ammassando al fronte truppe al confine con insoliti movimenti militari. Oltre il confine nord dell’Ucraina ci sono anche alcune truppe russe dislocate, che a questo punto potrebbero entrare in azione.
Altri indizi: i retroscena. Sembrerebbe, trapela da ambienti militari, che Putin desideri fermamente l’entrata in guerra del terzo paese ma che Lukashenko, pur fedelissimo dell’autocrate del Cremlino, stia incontrando la resistenza dei suoi generali.
A confermare l’ipotesi sono arrivate le dimissioni del capo di Stato maggiore Viktor Gulevic, che però non avrebbero aiutato, al punto che la macchina da guerra di Minsk sarebbe in moto, nonostante tutto.
Il presidente della Bielorussia Lukashenko.
Le prossime ore saranno rivelatorie, ma gli abitanti di Leopoli non si concedono il beneficio del dubbio e si preparano a resistere.