Il Cda di Twitter respinge Elon Musk, ma lui ha un asso nella manica: quale sarà la prossima mossa
Elon Musk non molla la presa per l'acquisizione totale di Twitter ma la strada è in salita
Elon Musk non ha intenzione di mollare la presa sull’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di Twitter. La strada per raggiungere l’obbiettivo è però tutta in salita. Il magnate di origini sudamericane non è nuovo a imprese di questo tipo. Anzi più l’affare si fa duro e più pare divertirsi a giocare. Nelle ultime ore, a proposito delle trattative orbitanti attorno alla piattaforma dei cinguettii, ci sono stati importanti sviluppi.
Twitter, gli antagonisti di Elon Musk nella scalata all’acquisizione dell’azienda
Secondo fonti vicine a Twitter, Musk non sarebbe l’unico grande azionista a volere il pieno controllo della società. Ci sono infatti altre realtà che si starebbe muovendo per provare a chiudere l’affare. Ad esempio Apollo e Thoma Bravo vorrebbero lanciare un’offerta per andare oltre a quella presentata da Musk.
Nel dettaglio, Apollo Global Management – società statunitense di investimento private equity con sede a New York – starebbe vagliando l’ipotesi di partecipare ad un’offerta per Twitter, dopo quella di 43 miliardi di dollari messa sul piatto da Musk.
Nella fattispecie Apollo, una delle più grandi società di acquisizione a livello globale, potrebbe mettere in crisi il fondatore di Tesla. Come? Potrebbe dare supporto ad un altro offerente, come appunto la società di private equity Thoma Bravo. Altrimenti detto potrebbe fornire azioni o debiti per sostenere un’offerta.
Apollo, secondo fonti qualificate, starebbe seriamente valutando tale ipotesi. Dal canto suo Twitter, sempre secondo persone vicino agli affari dell’azienda, dovrebbero rifiutare l’offerta di Musk nei prossimi giorni. Data cruciale potrebbe essere il 28 aprile, quando la società informerà gli azionisti sui propri guadagni: in quel momento potrebbe arrivare anche una risposta all’offerta di Musk.
Musk alla ricerche dei 43 miliardi di dollari per acquistare Twitter
Musk avrebbe anche un altro problema, laddove la sua proposta fosse accettata: rastrellare i 43 miliardi di dollari. Il Wall Street Journal ha reso noto che il magnate potrebbe essere supportato da diversi investitori (al momento anonimi). Inoltre, gli attuali azionisti di Twitter che lo supportano potrebbero scegliere di trasferire le loro azioni in qualsiasi accordo. Questa potrebbe essere la mossa con cui Musk potrebbe avere la meglio.
Elon Musk, fondatore di SpaceX e Tesla
Ma perché l’imprenditore più ricco del mondo, con un patrimonio stimato attorno ai 250 miliardi di dollari, ha bisogno di liquidità per l’offerta? Semplice: perché gran parte della sua ricchezza non è detenuta in liquidità ma in azioni di Tesla e SpaceX.