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Giorno della Memoria, il discorso di Sergio Mattarella al Quirinale: "Preoccupa riemergere razzismo"

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del "Giorno della Memoria"

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In occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto con un discorso al Quirinale.

Le parole del Presidente della Repubblica

“Il valore della Memoria non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, delle vittime e delle immani sofferenze loro inflitte. Ma è espresso nell’impegno che – alla fine della Seconda Guerra mondiale – gli uomini liberi e gli Stati democratici presero, sulle ceneri di Auschwitz, per dire mai più” ha detto Mattarella durante la cerimonia, nelle dichiarazioni riportate dall’agenzia Adnkronos.

Un impegno, ha aggiunto il Capo dello Stato, “che oggi ci unisce e ci interpella. Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all’intolleranza, al fanatismo”.

“Negazionismo forma subdola di razzismo”

Sergio Mattarella ha sottolineato come il negazionismo della Shoah rappresenti una forma subdola di razzismo. I principi che informano la nostra Costituzione repubblicana e la Carta dei Diritti Universali dell’Uomo, ha affermato il Capo dello Stato, rappresentano la radicale negazione dell’universo che ha portato ad Auschwitz.

“Principi che oggi, purtroppo, vediamo minacciati nel mondo da sanguinose guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante – alimentato dall’uso distorto dei social – dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola e insidiosa“.

La cerimonia al Quirinale

La cerimonia per celebrare il Giorno della Memoria si è svolta nella mattinata di venerdì 27 gennaio al Quirinale. La cerimonia è stata condotta dall’attore Andrea Pennacchi, che ha letto brani di Primo Levi, Vassilij Grossman e Yankel Yakov Wiernik. Il Maestro Francesco Lotoro, il violinista Fabrizio Signorile e la soprano Anna Maria Stella Pansini hanno eseguito i brani musicali “Kol Nidrei”, “Mazurek” e “Traum”, a seguire si è esibito il rapper Davide Milano.

MattarellaFonte foto: ANSA
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni

Nel corso della celebrazione, aperta dalla proiezione di un filmato a cura di RaiStoria, sono intervenuti il Presidente della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Giorgio Sacerdoti, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara; Ugo Foà, vittima delle leggi razziali, ha portato la sua testimonianza intervistato da due studentesse.

Per quanto concerne la Giornata della Memoria, il Ministero dell’Istruzione ha rilasciato una nota rivolta alle scuole, relativa all’iniziativa ‘Rete italiana della Memoria‘: si tratta di una rete fra musei e memoriali della Shoah, che “impongono di riflettere sul valore irrinunciabile del rispetto dei diritti umani, contro ogni forma di intolleranza e violenza”.

In Italia, il Giorno della Memoria viene celebrato il 27 gennaio già dal 2000con la legge n. 211 del 20 luglio 2000.

mattarella Fonte foto: ANSA
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