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Filetti di alici richiamati dai supermercati Conad per istamina sopra i limiti: il lotto ritirato e i rischi

Filetti di tonno alici ritirati dai supermercati per presenza di istamina oltre la norma: rischio chimico, il richiamo di Conad

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Rischio chimico. La catena Conad ha reso noto di aver richiamato dei filetti di alici dai supermercati per presenza di istamina oltre i limiti normativi consentiti. Cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni del lotto coinvolto e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.

Qual è il lotto richiamato

Conad ha disposto il ritiro di un lotto, considerato a rischio chimico, martedì 22 ottobre 2024: riscontrata la presenza di istamina oltre i limiti normativi consentiti.

Quello che si sa è che il codice EAN è 80129059 e che i filetti di alici sono della marca ConadSapori e dintorni.

filetti di alici conad richiamoFonte foto: US Conad
I filetti di alici ritirati da Conad

Il lotto richiamato è:

  • 24165.

La data di scadenza è fissata al 30 settembre 2025.

Cosa fare se si sono acquistati i filetti di alici ritirati

Se avete acquistato uno dei prodotti del lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.

Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.

Cos’è l’istamina e quali sono i rischi per l’uomo

Come spiegato tra gli altri anche dalla Ulss 1 delle Dolomiti, l’intossicazione da istamina, nota anche come sindrome sgombroide si può verificare come risultato della decomposizione dell’istidina, un amminoacido presente nelle specie appartenenti alle famiglie Scombridae e Scomberascidae, tonno, sgombro, sarde, sardine, acciughe, da cui la patologia prende il nome.

Il deterioramento batterico e la produzione di istamina possono avvenire in ogni fase della filiera.

Aviene in caso di conservazione del pesce a temperature inadeguate, quando non vengono mantenute costantemente sotto i 4 gradi.

La sindrome sgombroide è una patologia che si sviluppa attraverso la reazione di un enzima che si trova in alcune specie batteriche nell’intestino o nella pelle del pesce.

Il deterioramento dell’alimento non si può avvertire perché inodore e insapore.

L’istamina è già presente nel nostro corpo, serve a regolare il sistema immunitario e non è tossica di per sé.

Quando però è liberata in grandi quantità può provocare una reazione allergica che, nel caso di assunzione di un alimento deteriorato, si manifesta attraverso un’intossicazione alimentare.

La quantità di istamina necessaria per provocare degli effetti varia da soggetto a soggetto a seconda di fattori come sensibilità individuale, peso corporeo, composizione del pasto (alcool, verdure e formaggi), farmaci assunti e patologie.

La sindrome sgombroide può provocare diversi sintomi, che si manifestano da qualche minuto a qualche ora dopo l’ingestione del prodotto:

  • manifestazioni cutanee comuni (rash cutaneo particolarmente localizzato al viso e al collo, sensazione di intenso calore, orticaria, edema facciale, ponfi, iperemia congiuntivale, prurito);
  • sintomi gastrointestinali (diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, bruciore, gonfiore della bocca e della lingua);
  • sintomi emodinamici (ipotensione, vertigini);
  • sintomi neurologici (mal di testa, palpitazioni, formicolio, disturbi alla visione, tremori, debolezza, sensazione di calore).

Aggiornamenti sui ritiri alimentari.

richiamo-filetti-di-alici-conad Fonte foto: 123RF
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