Fidanzati su due aerei diversi precipitati alla stessa ora vicino Torino: vivi entrambi, le loro parole
Due aerei ultraleggeri precipitati vicino Torino, un miracolo che li ha tenuti in vita. La storia incredibile dei due fidanzati sopravvissuti
Due fidanzati sono sopravvissuti in modo a dir poco miracoloso dopo essere precipitati con due aerei diversi, alla stessa ora, vicino Torino. I protagonisti della storia al limite dell’incredibile si chiamano Antonietta Demasi e Stefano Pirilli, e sono una giovane coppia che si era momentaneamente divisa per volare su due ultraleggeri distinti. Entrambi i velivoli hanno trovato difficoltà, schiantandosi al suolo, ma i due fidanzati sono riusciti a sopravvivere e hanno raccontato la loro irripetibile esperienza, in grado di sovvertire ogni probabilità.
- Chi sono i due fidanzati precipitati a Torino con due aerei
- Il racconto dei fidanzati
- Atterraggio complicato
- L'altro incidente
Chi sono i due fidanzati precipitati a Torino con due aerei
Antonietta Demasi, 22 anni, e Stefano Pirilli, 30 anni, sono al centro dell’incredibile racconto di sopravvivenza dopo essere stati coinvolti in due distinti incidenti aerei il 17 dicembre. A bordo di due diversi velivoli ultraleggeri, la loro vita è stata messa in pericolo in un’esperienza più unica che rara.
La dinamica degli eventi che hanno portato agli incidenti è stata narrata da Pirilli, che di mestiere fa il broker energetico, coinvolto insieme alla sua fidanzata Demasi in questo tragico episodio in simultanea ma a distanza.
I due aerei sono precipitati nei pressi di Busano e San Gillio, in provincia di Torino
Il racconto dei fidanzati
“Dal campo volo di Pianezza abbiamo deciso di decollare per raggiungere l’Astigiano, dove abbiamo pranzato in un agriturismo”, ha spiegato Pirilli a La Stampa.
La giornata sembrava trascorrere tranquillamente, ma le cose hanno preso una svolta drammatica quando hanno deciso di dare un’occhiata al mare a Savona. La comparsa improvvisa di una bruma complicava ulteriormente la situazione, costringendoli a cercare un luogo per atterrare.
Atterraggio complicato
Decidendo di atterrare a Busano, l’aereo guidato da Pirilli ha affrontato sfide inaspettate. La bruma aveva reso la visibilità estremamente limitata, mettendolo in pericolo.
“Non vedevamo più nulla, stavamo finendo sui cavi dell’alta tensione”, ha raccontato Pirilli. Con coraggio, il pilota ha cercato di correggere la traiettoria, atterrando in un prato. La situazione era critica, e l’aereo, alimentato a benzina, aveva rischiato seriamente l’esplosione.
L’altro incidente
Simultaneamente, Paolo Rotondo, artigiano 38enne di Torino, era alla guida dell’aereo con a bordo la fidanzata di Pirilli, Antonietta. Anche in questo caso, a circa 40 km di distanza, è stato tentato un atterraggio d’emergenza a San Gillio, ma il suo aereo si è schiantato contro un palo a bordo strada.
Se Stefano Pirilli è relativamente illeso, Antonietta Demasi è stata operata per una frattura del bacino. Il 30enne ha descritto la disavventura: “Io mi sono trascinato fuori. Il mio amico urlava che stava male. Poi, per fortuna, ce l’ha fatta ad uscire dalla cabina. Allora ho chiamato i soccorsi”.
Nel frattempo arrivava la notizia dell’altro schianto. “Quando ho chiesto ai pompieri se si trattava di un ragazzo e di una ragazza e me lo hanno confermato mi si è gelato il sangue, anche perché non sapevo come stavano” ha confessato Pirilli. “Se devo essere sincero per un po’ ho temuto il peggio”.