Draghi, strigliata da Zaia: lo sfogo del governatore sulle scelte del governo
Il governatore veneto Luca Zaia considera la scelta del governo sui tamponi previsti per gli alunni "una cosa folle"
Il presidente della regione Veneto Luca Zaia fa la voce grossa contro il governo guidato da Mario Draghi, parlando, in riferimento al rientro in classe degli alunni e alla decisione dei tamponi, di “cosa folle”. Il governatore, intervenuto ai microfoni di Mattino Cinque, ha sottolineato che “tra defezioni di insegnanti malati o in quarantena e non vaccinati la situazione è difficoltosa”.
“Draghi – ha aggiunto – si faccia dare un parere dal Comitato tecnico scientifico sulle scuole: lo abbiamo capito tutti che non è colpa dei ragazzi, perché l’infezione cresce e le scuole erano chiuse, ma è altrettanto vero che l’assembramento che si crea di certo non aiuta”.
E ancora: “In Veneto questa mattina 800mila persone, nel bene o nel male, saranno confinate per 5 ore in aule e se ci saranno positivi sarà inevitabile che il contagio venga aiutato nella sua diffusione. Siamo tutti per la scuola in presenza, non ci sono posizioni ideologiche, ma bisogna guardare in faccia la realtà”.
Zaia contro il governo sul rientro in classe: “Questa è una falsa riapertura delle scuole”
“A questo si aggiunge la scelta del governo sui tamponi che diventa una cosa folle: il bambino che va nella scuole primaria deve avere un tampone al primo giorno e al quinto, una cosa impossibile da fare”, ha sottolineato Zaia. “Addirittura – ha proseguito – i ragazzi della scuola secondaria dovranno fare l’autosorveglianza andando in farmacia. Questa è una falsa apertura”.
Il governatore ha quindi ricordato che il Veneto è la regione che fa “più tamponi nelle 24 ore ogni giorno, circa 160mila”. Nonostante ciò non riesce “a fare più tamponi” e quelli che bisogna “fare in più rispetto alle nuove regole scolastiche non si faranno mai”.
“Abbiamo una macchina da guerra per i tamponi – ha evidenziato Zaia – ma dobbiamo utilizzare di più il fai da te: il ragazzino a contatto con un positivo andrà in quarantena ed è inutile che gli facciamo fare un tampone. Il Comitato tecnico scientifico nazionale ci dia un parere sulla riapertura della scuola“.
Il presidente del Veneto ha ricordato di rappresentare una regione “che nel gennaio 2021 non aprì le scuole, quest’estate è stato fatto un decreto poi convertito a settembre che stabilisce che i governatori possono intervenire sulla chiusura delle scuole solo se in zona rossa“. “Il mio Veneto è in zona gialla”, ha rimarcato.
Covid, Zaia: “Impossibile vaccinare tutti”
“Qui – ha aggiunto – non si tratta di essere a favore o contro l’obbligo vaccinale ma è impossibile vaccinare di più perché non si può pensare che una persona venga portata con la forza pubblica alla vaccinazione”.
“La via d’uscita è che finisca questo incubo, ma ci preoccupa un lento e inesorabile incremento dell’attività ospedaliera. Non credo però che si faranno altri lockdown, non possiamo far vaccinare la gente per poi chiuderla in casa, bisogna far rispettare le regole e fare scelte oculate”, ha concluso Zaia.
Un’immagine del governatore Luca Zaia