Crisanti critica Draghi e il Green pass, poi il monito sul lockdown per Omicron: cosa ha detto da Lilli Gruber
Il professor Andrea Crisanti, in collegamento con Otto e mezzo, ha criticato il Green pass e il premier Mario Draghi, parlando di nuove chiusure
In collegamento con la trasmissione Otto e mezzo condotta nella fascia preserale di La7 da Lilli Gruber, il professor Andrea Cristanti ha mosso qualche velata critica al premier Mario Draghi. La padrona di casa ha chiesto al direttore del laboratorio di Microbiologia dell’Università di Padova cosa avrebbe chiesto al presidente del Consiglio se fosse stato presente alla conferenza stampa di fine anno che si è tenuta a Palazzo Chigi. L’esperto non ha esitato a rispondere.
“Se fossi stato presente avrei chiesto che fine ha fatto l’immunità di gregge. E gli avrei chiesto se il Green pass ha funzionato”. Il ricercatore ha sottolineato che la certificazione verde “non è una misura disanità pubblica” e che i vaccini anti Covid “da soli non bastano”.
Crisanti, obbligo di mascherina e capienza ridotta per “evitare il lockdown”
Poi ha lanciato il monito riguardo le possibili nuove chiusure, anche a fronte della sempre maggiore diffusione della temuta variante Omicron, nonostante alcuni studi sembrino dimostrare un minore rischio di contrarre la malattia in forma grave con questo nuovo ceppo.
“Se vogliamo evitare il lockdown dobbiamo metterci tutti la mascherina Ffp2 per due o tre settimane, e ridurre la capienza di cinema, teatri e ristoranti”, ha spiegato Andrea Crisanti.
Variante Omicron, il punto di Andrea Crisanti sui vaccini anti Covid
“Non abbiamo ancora visto l’impatto della variante Omicron, i contagi che vediamo sono tutti legati alla variante Delta”, ha sottolineato, per poi parlare di un Paese che sta già facendo i conti con la fine dell’efficacia della terza dose.
“La variante Omicron è molto diversa dalla variante Delta e dalla variante di Wuhan” e probabilmente “gli anticorpi prodotti contro la variante di Wuhan non riescono a riconoscere Omicron”.
“Chi è vaccinato sviluppa una sintomatologia più o meno lieve, ma una variante aggressiva espone in maniera drammatica tutti i fragili che non si sono potuti vaccinare e tutti i non vaccinati, che non hanno scampo in una situazione del genere perché viene a mancare la barriera creata dai vaccinati”, ha sottolineato l’esperto.
Il professor Andrea Crisanti durante un evento a Roma.
Quarta dose di vaccino anti Covid, per Crisanti cattive notizie da Israele
“Se Israele inizia a somministrare la quarta dose non è una buona notizia”, ha ammesso Andrea Crisanti. “Vuol dire che la terza dose non ha una lunga durata”.
Se nello stato mediorientale, infatti, stanno iniziando adesso “vuol dire che la terza dose dura tra i 6 e i 7 mesi. Inoltre, si tratta di dati tutti legati a vaccinazioni con Pfizer”, mentre “noi abbiamo creato 48 combinazioni tra i vari vaccini”, considerando i quattro già approvati e la vaccinazione eterologa. A cui se ne aggiungeranno presto altri. Il quinto vaccino anti Covid, quello di Novavax, è stato approvato il 22 dicembre dall’Aifa.