Coronavirus, kit per spiagge libere: a cosa serve e come funziona
La proposta arriva dal presidente degli stabilimenti balneari di Sabaudia, che ipotizza di regalare il kit a tutti i clienti
Arriva una nuova idea per l’estate, per concedere a tutti un po’ di relax nelle spiagge libere. Si tratta di un kit ‘fai da te’, praticamente a costo zero, che potrebbe permettere di rispettare il distanziamento sociale imposto dall’emergenza coronavirus in Italia. A proporlo è Marco Beoni, presidente del consorzio degli stabilimenti baneari di Sabaudia ‘Mare Pontino’, che lo ha mostrato in video all’Ansa.
L’imprenditore ha inventato un modo semplice, veloce ed economico per delimitare un’area sicura nelle spiagge libere. Basta dotarsi di quattro paletti e 20 metri di spago o cordoncino per circondare un ipotetico spazio da rispettare per evitare il contagio.
“Ero a casa e mi sono detto ‘Cosa ho qui?’. Ho preso quattro matite e un filo”, ha spiegato. “Ho fatto quattro lati da 5 metri, ho fatto un piccolo cappio agli angoli e sono andato al mare. Ho posizionato (il kit) in spiaggia e ho fatto un recinto. Tutto qua”.
“Io e i miei soci abbiamo pensato che potremmo fare questi kit e regalarli. Noi siamo sulle spiagge con i nostri punti vendita, farlo non ci costa nulla. Anche perché un kit così potrà costare un euro, non ci manderebbe in fallimento”, ha ipotizzato Marco Beoni.
“Ma è fondamentale il fatto che si possa fare anche a casa: la gente potrebbe partire già munita di questo ‘piccolo recinto’, se lo vogliamo chiamare così, per essere certi di andare al mare in sicurezza e delimitare la zona dove poter prendere il sole e piazzare l’ombrellone”, ha concluso. Nel mentre sono al vaglio le soluzioni per l’estate proposte dalle Regioni.