Spiagge a numero chiuso: gli scenari per l'estate post Covid-19
Nuova sfida dopo l'emergenza coronavirus in Italia: prevenire il contagio durante la stagione estiva e le vacanze
Numero chiuso, distanza obbligatoria tra ombrelloni e controlli con droni e vigili tra i bagnanti. Potrebbero essere queste le regole delle spiagge libere dell’estate 2020 per limitare la possibilità di una nuova emergenza coronavirus in Italia. Non solo gli stabilimenti privati progettano nuove misure. Anche i Comuni balneari, in attesa di nuove norme del Governo, iniziano a organizzarsi per fare fronte alla stagione turistica.
Lo stesso direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, Gianni Rezza, ha spiegato all’Ansa che se la situazione epidemiologica “confermasse l’attuale trend di miglioramento, allora ci si augura che gli italiani possano andare in vacanza“.
“Ma in questo caso si potrebbe andare in spiaggia e al mare solo rispettando scrupolosamente il distanziamento sociale“, ha sottolineato l’esperto. “Se ci sarà controllo non si rischia nessuna bomba epidemiologica sui lidi pubblici”.
In Costa Smeralda fino alla Costiera Amalfitana, passando per il Salento e le Cinque Terre, sono tanti gli enti che ipotizzano nuove misure per contenere il contagio e evitare una seconda ondata di Covid-19.
Per rispettare il distanziamento sociale verranno impiegati principalmente gli agenti di Polizia municipale. Ma potrebbero monitorare le spiagge anche i volontari. “Si potrebbero ingaggiare anche le pro loco e i beneficiari del reddito di cittadinanza”, ha suggerito Mauro Della Valle, di Federalberghi Salento, all’Ansa. L’associazione fa parte della task force voluta dalla Regione Puglia per progettare l’estate 2020.
La Costiera Amalfitana ha già iniziato a investire sulla tecnologia, come ha spiegato all’Ansa il sindaco di Maiori (Salerno), Antonio Capone: “Con tutti i sindaci della Costiera abbiamo previsto un’app per qualsiasi prenotazione. Ma anche le spiagge libere, seppure a numero chiuso, saranno accessibili a chi vorrà”.
Spiagge libere dove “piazzeremo degli stalli posti secondo le distanze consentite. Quando ognuno di questi sarà occupato con i singoli ombrelloni, la spiaggia sarà da considerarsi piena“. Gli agenti della municipale “gireranno tra i bagnanti e useranno anche droni”, ha precisato il primo cittadino.
A Santa Marina (Salerno), nel Cilento, è già pronto il piano ombrelloni: postazioni numerate, per massimo 4 adulti, a una distanza minima di 5 metri l’una dall’altra. Fornire i documenti e non avere la febbre saranno inoltre requisiti necessari per superare il varco di ingresso alla spiaggia.
“Al mare c’è sempre vento, che veicola le cosiddette goccioline. Perciò a volte la distanza di pochi metri potrebbe non bastare”, ha evidenziato ai microfoni dell’Ansa Roberto Tondinelli, presidente del consorzio di Marina San Nicola, frazione di Ladispoli, dimostrandosi scettico riguardo le misure proposte nei vari Comuni italiani.