Strage a Nuoro, il post di Giusi Massetti e Martina contro la violenza sulle donne diventato tragica profezia
Il post social di due delle vittime della strage di Nuoro, l'ex moglie dell'omicida, Maria Giuseppina Massetti, e la figlia Martina Gleboni: cosa scrivevano
Emergono nuovi dettagli sulla strage di Nuoro nella quale un uomo di 52 anni, Roberto Gleboni, ha ucciso la sua ex moglie, due suoi figli e la madre, prima di togliersi la vita. Le prime due, Maria Giuseppina Massetti e Martina Gleboni, rispettivamente ex consorte dell’omicida e primogenita dello stesso, avevano condiviso sui social un post che è diventato poi una tragica profezia.
- Strage a Nuoro, il post delle donne uccise: cosa scrivevano sui social sui femminicidi
- Chi erano le vittime: dal post online alla tesi con dedica al padre
- Chi erano le altre due vittime e l'assassino: il profilo
- Strage di Nuoro, cos'è successo: la ricostruzione
Strage a Nuoro, il post delle donne uccise: cosa scrivevano sui social sui femminicidi
Le due donne vittime della furia assassina del loro caro avevano postato su Facebook una foto che le ritraeva con la didascalia “No alla violenza sulle donne”. Avevano aderito a una campagna di sensibilizzazione di ActionAid.
Nella giornata di oggi, mercoledì 25 settembre, sono state uccise da Roberto Gleboni che ha anche colpito a morte sua madre e un altro suo figlio di 11 anni, oltre ad aver ferito un vicino di casa e colpito di striscio un altro figlio della coppia.
Chi erano le vittime: dal post online alla tesi con dedica al padre
Sorridenti e impegnate nella lotta contro i femminicidi, Maria Giuseppina Massetti e Martina Gleoboni avevano postato questo scatto con questa importante didascalia.
Martina Gleboni aveva 26 anni, era laureata in Scienze dei Servizi Giuridici e faceva il praticantato presso il Tribunale di Nuoro. Aveva dedicato la sua tesi al padre, descritto come “l’amore più grande della mia vita”.
Sua madre Giusi Massetti aveva 43 anni ed era una casalinga. Le due erano molto legate come testimonia uno scatto che le vede ritratte insieme e che la madre aveva scelto come foto profilo sul suo account di Facebook.
Chi erano le altre due vittime e l’assassino: il profilo
Entrambe sono state uccise e, insieme a loro, ad essere vittima della follia omicida sono stati la madre, Maria Esterina Riccardi, di 83 anni, e il figlio più piccolo, Francesco, di 11 anni. Questi era stato trasportato con codice rosso all’ospedale di Sassari ma per lui non c’è stato niente da fare.
Feriti l’altro figlio, di 14 anni, colpito di striscio e Paolo Sanna, il vicino e proprietario della casa.
A commettere gli atroci crimini è stato Roberto Gleboni, operaio dell’agenzia Forestas, di 52 anni. Appassionato di armi, si era separato dalla moglie. Era incensurato, non risultano per lui precedenti segnalazioni o denunce di violenze.
Strage di Nuoro, cos’è successo: la ricostruzione
La strage di Nuoro è avvenuta alle 7 di mercoledì 25 settembre. A quest’ora Roberto Gleboni si è recato in via Ichnusa, dove viveva l’ex moglie con i figli.
Entrato, ha sparato alla donna, Maria Giuseppina Massetti, alla figlia, Martina, e le pallottole hanno raggiunto anche i due figli maschi: solo uno dei due si è salvato. Il vicino è accorso sul pianerottolo ed è stato ferito a sua volta.
Uscito, Roberto Gleboni si è recato poi in via Gonario Pinna dove viveva con la madre Maria Esterina Riccardi. Ha ucciso anche l’anziana, prima di rivolgere la pistola semiautomatica – regolarmente detenuta per uso sportivo – contro sé stesso e togliersi la vita.