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Strage a Nuoro, Roberto Gleboni uccide la moglie Giusi Massetti, 2 figli e il il vicino: chi erano le vittime

Chi erano le vittime della furia omicida di Roberto Gleboni, l'autore della strage di Nuoro: la figlia Martina gli aveva dedicato la tesi di laurea

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Le circostanze che hanno portato Roberto Gleboni, operaio di 52 anni, a compiere la strage in due abitazioni a Nuoro, sono ancora oggetto di indagine da parte di polizia e carabinieri. All’alba del 25 settembre l’uomo ha aperto il fuoco contro la moglie Giusi Massetti, la figlia Martina e gli altri due figli. La pioggia di fuoco ha investito anche un vicino e, in un secondo evento, la madre di Gleboni, un’anziana di 83 anni. Quattro le vittime della furia omicida dell’operaio: la moglie, la figlia, il figlio di 10 anni e il vicino.

Chi sono le vittime

Martina Gleboni aveva 26 anni. Nel 2022 si era laureata in Scienze dei Servizi Giuridici presso l’Università degli Studi di Sassari e – scrive Ansa – faceva il praticantato presso il Tribunale di Nuoro.

Nella sua tesi per il corso triennale di laurea aveva dedicato il lavoro al padre, che descriveva come “l’amore più grande della mia vita”.

Sua madre Giusi Massetti, 43 anni, era una casalinga. Nella copertina del profilo Facebook troneggiava uno scatto in bianco e nero insieme alla figlia Martina.

La coppia aveva altri due figli: Francesco aveva 10 anni ed è morto a seguito delle gravi conseguenze degli spari ricevuti dal padre. Era stato trasportato con codice rosso all’ospedale di Sassari.

Tra le vittime anche Paolo Sanna, il vicino di 69 anni che ha incontrato per caso Gleboni sul pianerottolo. L’uomo è stato centrato alla testa e in serata è stato avviato l’iter per constatare la morte cerebrale.

L’altro figlio, di 14 anni, sarebbe stato ferito di striscio. La madre di Roberto Gleboni, 83 anni, è ricoverata in prognosi riservata.

Roberto Gleboni, l’autore del massacro

Roberto Gleboni era un operaio dell’agenzia Forestas. 52 anni, è ricordato da un vicino come un uomo “tranquillisimo e disponibile”. Incensurato, aveva una grande passione per le armi.

Secondo le prime indiscrezioni, Gleboni e sua moglie Giuseppina Massetti sarebbero stati separati. Dopo aver compiuto la strage, il 52enne ha rivolto la pistola semiautomatica contro se stesso. L’arma era regolarmente detenuta per uso sportivo.

La strage

Alle 7 del mattino del 25 settembre Roberto Gleboni si è recato in via Ichnusa, dove viveva l’ex moglie insieme ai figli. All’interno dell’abitazione ha aperto il fuoco, uccidendo Giuseppina Massetti e la loro figlia, Martina. Le pallottole hanno raggiunto anche i due figli maschi. Francesco, di 10 anni, è morto all’ospedale di Sassari. Il secondogenito, di 14 anni, sarebbe stato ferito solo di striscio. Il vicino Paolo Sanna, invece, si trovava per caso sul pianerottolo ed è stato ferito a sua volta.

Infine, Roberto Gleboni ha raggiunto via Gonario Pinna dove viveva con la madre 83enne Maria Esterina Riccardi. Dopo aver aggredito e sparato contro l’anziana, il 52enne si è tolto la vita.

Strage a Nuoro, le foto fuori dalle case dopo gli omicidi e il suicidio di Roberto Gleboni: città sconvolta Fonte foto: Facebook - Giusi Massetti / ANSA
Strage a Nuoro, le foto fuori dalle case dopo gli omicidi e il suicidio di Roberto Gleboni: città sconvolta
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