Scavi all'ex hotel Astor per trovare Kata scomparsa a Firenze: ruspe in cortile dov'è stata vista ultima volta
All'ex hotel Astor di Firenze sono iniziati gli scavi: si cercano tracce di Kata, scomparsa nella struttura, e dei suoi rapitori
Le ricerche per trovare Kata, la bambina di origini peruviane scomparsa a Firenze nel giugno 2023, non si fermano. mercoledì 18 ottobre all’ex hotel Astor sono arrivate le ruspe per scavare nel cortile, l’ultimo luogo in cui la piccola è stata vista prima di essere inghiottita dal nulla.
- Scomparsa di Kata a Firenze: si scava nel cortile
- Arrestato il padre di Kata
- I misteri dell'ex hotel Astor
Scomparsa di Kata a Firenze: si scava nel cortile
Come detto in apertura, mercoledì 18 ottobre nell’ex hotel Astor di Firenze in cui è scomparsa la piccola Kata sono arrivate le ruspe per scavare nel cortile.
Come riporta ‘La Nazione’, si tratta di un’operazione dei carabinieri Cacciatori eliportati di Calabria.
I Cacciatori eliportati di Calabria sono un corpo speciale nato per la ricerca dei latitanti e più volte impiegato anche per i sequestri di persona.
Lo scopo è quello di cercare tracce della bambina e dei suoi rapitori, difatti l’operazione fa parte dell’indagine per sequestro di persona.
Arrestato il padre di Kata
Il 18 ottobre, inoltre, è stato arrestato nuovamente Miguel Angel Romero Chicclo, padre della piccola Kata.
L’uomo era stato condannato per furto e per l’uso di carte di credito rubate, ma dopo la scomparsa della figlia era stato scarcerato ma con obbligo di firma.
Nell’ultimo periodo, tuttavia, Chicclo avrebbe commesso una sere di inadempienze.
‘La Nazione’ ha riportato che per almeno quattro volte non si sarebbe presentato in caserma, facendo scattare dunque il ritorno in carcere.
I misteri dell’ex hotel Astor
Kata, nome confidenziale di Kataleya Mia Alvarez Chicclo, è scomparsa il 10 giugno 2023 dall’ex hotel Astor di Firenze.
La vicenda ha scoperchiato una situazione di grave degrado presso la struttura occupata: dal settembre 2022 l’Astor è occupato da famiglie peruviane e romene, e gli alloggi sarebbero gestiti da un gruppo di persone dedite al racket degli appartamenti.
Per gli inquirenti si tratta, a tutti gli effetti, di un sequestro di persona e in quattro mesi di indagini si sono rincorse varie ipotesi fino al settembre 2023, quando cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
Per la mamma della bimba, Katherine Alvarez, qualcuno sarebbe a conoscenza della verità. La donna, inoltre, suggerisce di cercare la bambina anche nei palazzi vicini.