Scarcerato il padre di Kata scomparsa a Firenze: Miguel Angel Romero Chicclo era stato condannato per furto
Il papà di Kata, la bambina di 5 anni rapita a Firenze, lascia il carcere: l'uomo era dentro per furto. Per lui è stato disposto l'obbligo di firma
È stato scarcerato Miguel Angel Romero Chicclo, il papà della piccola Kata scomparsa a Firenze sabato 10 giugno dall’ex hotel Astor. Dopo una condanna in primo grado per furto l’uomo si trovava in custodia cautelare nel carcere fiorentino di Sollicciano.
- Il padre di Kata lascia il carcere
- Kata rapita a Firenze
- Il papà e la mamma di Kata hanno tentato il suicidio
Il padre di Kata lascia il carcere
A Romero Chicclo rimane l’obbligo di firma. Intanto sono stati convocati come testimoni lo zio e il fratellino di Kata, il cui nome completo è Mia Kataleya Chicllo Alvarez.
Kata, bimba di 5 anni, è scomparsa dalle stanze dell’hotel Astor mentre era affidata alla sorveglianza dello zio. La mamma era al lavoro come collaboratrice domestica.
Una delle manifestazioni per Kata, la bambina scomparsa a Firenze.
Martedì 13 giugno i carabinieri hanno ispezionato il palazzo vicino all’ex albergo occupato di via Maragliano dove Kata vive con la madre e il fratellino.
E la pm Christine Von Borries ha effettuato un sopralluogo all’ex hotel Astor, sia negli spazi interni che negli esterni dell’edificio.
Kata rapita a Firenze
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di sequestro di persona a scopo di estorsione, reato gravissimo la cui pena va dai 25 ai 30 anni di reclusione.
Il reato è di competenza della direzione distrettuale antimafia e, dunque, le indagini sono state assegnate a due magistrati.
L’apertura di un fascicolo di indagine ha fatto terminare le ricerche da parte della protezione civile: Kata non è più una persona scomparsa, ora è una vittima di reato.
I filoni di indagine privilegiati sono due: uno riguarda possibili rivalità fra bande di peruviani per la gestione delle stanze dell’ex albergo occupato abusivamente;
e un altro riguarda una possibile vendetta per una violenza sessuale che sarebbe avvenuta lo scorso febbraio ai danni di una 15enne.
Il papà e la mamma di Kata hanno tentato il suicidio
Sia il padre che la madre di Kata hanno tentato il suicidio dopo aver appreso della scomparsa della figlia. La mamma ha ingerito candeggina ed è stata ricoverata dalla serata di sabato 10 fino a mercoledì 14, giorno in cui dovrebbe essere dimessa.
Il padre, in carcere, ha bevuto del detersivo e ha provato a strangolarsi con un filo, come riporta l’Agi.
Intanto proseguono le veglie e le manifestazioni della comunità peruviana. Nella serata di martedì 13 circa 200 persone si sono ritrovate di fronte all’Astor per pregare insieme mostrando le foto di Kata.