Recovery Fund, Meloni detta le condizioni al governo
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha spiegato che la destra è disponibile a votare la nuova manovra solo a certe condizioni
“Non voteremo nulla a scatola chiusa”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in una intervista al Corriere della Sera ha chiarito la sua posizione sul Recovery Fund e sul nuovo scostamento di bilancio di 25 miliardi di euro chiesto dal governo Conte, che andrà in Parlamento mercoledì.
Meloni ha spiegato che nonostante abbia sostenuto il governo nelle trattative in Europa, “in nome dell’Italia”, l’accordo sul Recovery Fund non le piace, “comporta rischi enormi: sui tempi, sull’entità dei finanziamenti, sulla condizionalità”.
“Abbiamo già votato due volte per uno scostamento complessivo di 80 miliardi, senza essere consultati e con le nostre proposte buttate nel cestino. Abbiamo visto sprechi di denaro per bonus ai monopattini e spese del tutto improduttive. Adesso basta. Poniamo condizioni”, ha detto.
La leader di Fratelli d’Italia ha affermato che il centrodestra presenterà una serie di proposte condivise incentrate sul tema del lavoro e delle tasse.
“Quando finirà la cassa integrazione, che anche noi finora abbiamo sostenuto, rischiamo un’ecatombe occupazionale. Per questo la nostra proposta è concedere una premialità agli imprenditori che, pur potendo usufruire della Cig, non lo fanno: lo Stato riconosca il sacrificio, riconoscendo una riduzione del carico fiscale e contributivo pari all’80% di quanto sarebbe costata alle casse pubbliche la Cig di quella azienda”.
Sul piano fiscale Meloni chiede di “rinviare le scadenze e ricalcolare i tributi sulla base dei fatturati del 2019 e del 2020 unificati”.
In merito alla proposta di una commissione bicamerale che lavori al piano sul Recovery Fund, la leader di Fdi ha detto che “noi siamo sempre stati disponibili a collaborare, ma è stato inutile. A far fare le passerelle a Conte non siamo più disponibili”.
“Se la commissione – ha spiegato – fosse paritetica, o fosse presieduta dall’opposizione, sarebbe un segnale che non c’è volontà di procedere a colpi di maggioranza, uno strumento serio. Altrimenti temo sarebbe inutile”.
Sulla proroga dello Stato di emergenza, Meloni ha spiegato che “ci sembra assolutamente immotivata. O ci spiegano perché si debbano prorogare poteri straordinari al premier, quando in nessun Paese europeo si fa, o ci opporremo”.
Infine alla domanda sul perché prendersela con una canzone come Imagine, la leader di Fdi ha risposto: “L’ho sentita mille volte e mi piace pure, ma se devo dire che il testo mi rappresenta, no. Non significa mica che la voglio cancellare. Quello lo fanno le sinistre”.