Morto Cesare Romiti, storico dirigente della Fiat
Cesare Romiti si è spento all'età di 97 anni, compiuti lo scorso 24 giugno. Ha scritto la storia della Fiat al fianco di Gianni Agnelli
Cesare Romiti si è spento all’età di 97 anni, compiuti lo scorso 24 giugno. Ne dà notizia l’Ansa. Storico dirigente della Fiat, scrisse la storia della società automobilistica al fianco di Gianni Agnelli, lasciando un’impronta sull’economia italiana del secolo scorso.
Chi era Cesare Romiti
Romiti nacque a Roma nel 1923, e si laureò in Economia nel 1945. La sua carriera nella Fiat iniziò dopo alcuni incarichi in istituti bancari, nel 1976, dove entrò nel ruolo di amministratore delegato. Divenne poi presidente dell’azienda nel 1996, fino al 1998, dopo Gianni Agnelli.
Dopo l’esperienza in Fiat, Romiti entrò nel gruppo Rcs, di cui fu presidente dal 1998 al 2004. Successivamente assunse la guida di Impregilo S.p.A. per un anno, e dal 2004 fu anche il presidente della Fondazione Italia-Cina.
Al Corriere della Sera aveva confidato: “Guardi che io ho fatto la fame. La fame vera. E per fame ho rubato. Non è che mi mancavano la carne e il pesce; mi mancavano il pane e la pasta. Papà era morto nel 1941, mamma dovette crescere da sola me, mio fratello e mia sorella. Roma era piena di soldati tedeschi. Arrivò la voce che alla stazione Tiburtina c’era un carico di farina incustodito. Me la feci di corsa da San Giovanni. Riempii un sacco, contendendolo ad altri affamati come me. A casa quella farina fu accolta come manna”.
Cesare Romiti e il rapporto con Gianni Agnelli
Di Gianni Agnelli, di cui fu braccio destro, Romiti aveva raccontato al Corriere: “L’Avvocato era molto diverso da come è stato descritto. Era considerato un principe; in realtà aveva avuto una vita molto dura. Quasi non conobbe suo padre. Perse da giovane pure la madre, che adorava. Certo, fece la dolce vita. Ma poi ebbe il coraggio di andare da Valletta, l’uomo che aveva reso grande la Fiat, a dirgli: ora tocca a me”.