Giornalista Antonello Lai pestato a sangue a Cagliari per intervistare Rita De Crescenzo: la foto drammatica
La testimonianza schock del giornalista pestato durante l'evento a Cagliari. Le circostanze misteriose dell'aggressione da parte di persone esterne
La foto di Antonello Lai, il giornalista aggredito all’evento di Cagliari con la TikToker Rita De Crescenzo, è diventata virale sui social network, suscitando grande indignazione. Lai presenta segni impressionanti dell’aggressione subita all’interno del locale, un episodio avvenuto lunedì 3 luglio e dal contesto poco chiaro.
- La ricostruzione
- La versione di Lai
- Prima dell'intervista
- La lite con la proprietaria
- Le aggressioni ai giornalisti
La ricostruzione
Il giornalista era presente all’inaugurazione di un locale a Cagliari, dove De Crescenzo era ospite. Mentre Lai tentava di avvicinarsi per un’intervista, si è verificata una situazione confusa che ha portato all’aggressione da parte del personale di sicurezza.
In base alla versione di Rita De Crescenzo, l’intervento da parte degli addetti alla sicurezza sarebbe stato dovuto ad un atteggiamento “aggressivo” da parte di Lai
La versione di Lai
In un’intervista, Lai ha spiegato che la De Crescenzo era circondata da una squadra di sicurezza composta da cinque persone imponenti, rendendo difficile superare quella barriera.
Pertanto, secondo lui era impensabile che potesse anche solo sfiorarla e ha sottolineato che chiunque conosca il suo impegno sociale quotidiano, saprebbe che non avrebbe mai aggredito una donna.
Lai ha confermato inoltre che in un video si vedrebbe chiaramente il suo tentativo di avvicinarsi a De Crescenzo per un’intervista. Nel video, Lai chiedeva a De Crescenzo come era stata accolta a Cagliari, e lei rispondeva che tutto era andato bene, prima di allontanarsi protetta dai suoi bodyguard.
Prima dell’intervista
Lai ha chiarito che non aveva concordato un’intervista in precedenza con De Crescenzo. Aveva appreso del suo intervento tramite i social media e aveva chiamato per confermare la data e il luogo, ma non aveva ottenuto un orario preciso.
Il giornalista ha spiegato che la situazione si era complicata a causa di una discussione animata con la proprietaria del locale, che sosteneva che lui avesse già effettuato un’intervista entrando nel locale con atteggiamento prepotente.
La lite con la proprietaria
Lai ha affermato che la discussione si era intensificata con la proprietaria, e che si era avvicinato a lei dicendo che l’aveva stancata. Questo gesto era stato interpretato come un atto di ribellione e successivamente si era scatenato il caos.
Il giornalista si è detto impossibilitato a dire chi lo aveva aggredito esattamente, poiché stava cercando di scappare, ma era stato circondato e colpito dalle persone della sicurezza del locale. Lai ha subito un trauma cranico, una frattura al naso e varie lussazioni alle costole.
Le aggressioni ai giornalisti
Di recente si sono verificati diversi episodi di aggressione e violenze nei confronti di giornalisti. Pochi giorni fa, la giornalista russa Elena Milashina, inviata per il giornale ‘Novaja Gazeta’, e l’avvocato Alexander Nemov sono stati vittime di una violenta aggressione in Cecenia.
Appena usciti dall’aeroporto, i due sono stati circondati da un gruppo armato che ha ostruito la loro strada. L’auto è stata bloccata e hanno subito strattonamenti e pestaggi. Attualmente, Milashina è ricoverata in ospedale, in quanto gli aggressori le hanno gettato addosso una sostanza pericolosa che potrebbe causarle la cecità.
Il 28 giugno, invece, il protagonista di un acceso litigio con un giornalista è stato Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, in un episodio ripreso in un video che è diventato virale sul web.