,,

Genovese: ancora una testimonianza di violenza a un droga party

Ancora un racconto di un presunto stupro da parte dell'imprenditore Alberto Genovese ai danni di una giovanissima

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continua a intricarsi il caso di Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di stupro da una 18enne, ospite di una festa nell’appartamento milanese dell’uomo. Un’altra ragazza si è fatta avanti nel programma Live di Barbara D’Urso, in onda su Canale 5. Ai microfoni del programma ha raccontato nuovi dettagli che, se confermati nelle opportune sedi, potrebbero aggravare ulteriormente la posizione del 43enne.

“Ho conosciuto Genovese quando avevo 18 anni, per caso. Un ragazzo mi ha detto ‘Andiamo in piscina’, e sono finita da lui. Era giorno, verso sera si è movimentata la situazione e sono arrivate altre persone. Nel pomeriggio ha provato ad approcciarmi, io l’ho respinto mentre circolavano alcol e droga“, ha raccontato Kristina in tv.

“Sono andata via, ma siamo rimasti in contatto. Ho partecipato a una decina, forse una ventina di feste. Lui nei party era sempre molto fisico. Si avvicinava a tutte le ragazze, ci ballava in modo provocante”, ha spiegato la giovane. “Però tutte lo accettavano perché era lui che offriva. Aveva una specie di Sindrome da sceicco. Non c’erano altri uomini se non alcuni amici e il suo braccio destro”.

“Ho preso il suo aereo molte volte per andare a Ibiza. Una di queste eravamo quattro ragazze, un ragazzo e Alberto Genovese. Una di loro, che veniva dalla Lituania, ha cominciato a provarci con lui. Dopo poche ore si sono chiusi in camera e non li abbiamo visti per tre giorni“, ha raccontato ancora la ragazza a Live – Non è la D’Urso.

Poi, alla fine della festa, l’amara sorpresa. “Gli altri sono andati via, noi l’abbiamo poi ritrovata in una camera, a letto, addormentata nuda fra i suoi escrementi. Non so cosa sia successo, posso solo supporre”, ha dichiarato la ragazza, facendo riferimento a un altro possibile caso di violenza sessuale.

“L’hanno messa sotto la doccia, dov’è rimasta per un’ora”, ha proseguito. “Non ha voluto un’ambulanza, forse perché aveva assunto droghe. Ha smesso di parlare, camminava a gambe divaricate, una scena che non posso dimenticare. Noi stupidamente pensavamo che fosse colpa sua, perché reduce dall’uso di sostanze stupefacenti. Oggi capisco che forse abbiamo sbagliato a giudicare”.

Milano, protesta contro sconto della pena per violenza sessuale Fonte foto: IPA
Milano, protesta contro sconto della pena per violenza sessuale
,,,,,,,,