Benigni, la dedica alla moglie commuove l'Italia. Sgarbi: "È plagio?"
Vittorio Sgarbi ha fatto notare che alcune delle romantiche frasi pronunciate da Benigni alla Mostra del Cinema di Venezia sarebbero di altri autori
La dedica di Roberto Benigni alla moglie Nicoletta Braschi, in occasione della premiazione con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, ha fatto il giro del web. Per Vittorio Sgarbi, però, l’attore si sarebbe preso i meriti delle frasi d’amore senza specificare che in realtà fossero di altri autori.
Sgarbi ha scritto su Twitter: “‘Stare con te o stare senza di te è l’unico modo che ho per misurare il tempo’ ha detto Benigni alla moglie al Festival di Venezia. Ma se non citi la fonte (Jorge Luis Borges) e fai il ‘fenomeno‘, è plagio?”.
Raggiunto dall’Adnkronos, Sgarbi ha così sentenziato: “Non è obbligatorio che uno citi delle frasi non sue, per carità. Però è giusto che si sappia che Benigni ha fatto commuovere l’Italia con frasi che non sono sue, ma di Jorge Luis Borges e di Vladimir Nabokov, e in genere è meglio citare la fonte”.
“Se avesse citato Dante – ha aggiunto Sgarbi – si sarebbe riconosciuto, perché Dante scrive in una lingua che è diversa dalla nostra, mentre Borges scrive frasi che vanno bene per la vita di molti”.
Poi il critico d’arte e personaggio politico ha precisato: “Per carità, va bene perché la frase è bella, ma Benigni ha interpretato Borges. D’altronde è un attore“.
La frase che Benigni ha dedicato alla moglie è la seguente: “Conosco solo un modo di misurare il tempo: con te o senza di te”. Quella scritta da Jorge Luis Borges, a cui l’attore italiano si sarebbe ispirato, è contenuta nella poesia “È l’amore”: “Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo”.
Per Sgarbi, però, Benigni avrebbe fatto sua anche un’altra frase scritta originariamente da Vladimir Nabokov. “‘Era amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista’ è una frase che il protagonista di ‘Lolita’ di Nabokov, Humbert Humbert, dice proprio su Lolita, quindi anche questa non è farina del sacco di Benigni, che evidentemente ama ‘per procura'”.