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Banksy e la Ragazza del Bataclan, la storia di The Sad Girl in streaming su Arte.tv

La storia di The Sad Girl raccontata in Banksy e la Ragazza del Bataclan, il nuovo documentario disponibile su arte.tv dall'8 novembre

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Uno stencil che delinea i contorni del dolore collettivo provato dopo l’attentato terroristico al Bataclan. Questo è quello che racconta The Sad Girl, la Ragazza Triste di Banksy, opera diventata simbolo di Parigi e trafugata nel 2019. Si sa: l’artista britannico non sceglie a caso i luoghi che ospitano le sue opere. È successo per i suoi lavori in Palestina, per la ginnasta ritratta tra le macerie in Ucraina e, un tempo, per la porta della sala spettacolo della capitale francese, trafugata nel 2019 e diventata oggetto di una caccia all’uomo internazionale che ha visto coinvolte la polizia francese e quella italiana, perché è in Italia che è stata ritrovata.

È a questo furto così eccezionale che è dedicato il nuovo documentario Banksy e la Ragazza del Bataclan, presentato in anteprima all’Ambasciata di Francia in Italia, a Roma, il 7 novembre 2023 e disponibile già dal giorno successivo, l’8, in anteprima digitale europea, gratuitamente e con i sottotitoli in italiano sulla piattaforma di streaming arte.tv. Il documentario è diretto da Edoardo Anselmi ed è una coproduzione europea, realizzata grazie alla collaborazione tra GA&A Productions e Tinkerland con Arte, RAI Cultura e Istituto Luce Cinecittà.

Abbiamo sentito Niccolò Inches, Responsabile editoriale e della comunicazione per arte.tv in italiano, che ci ha raccontato qualche dettaglio in più sugli obiettivi di ARTE, che ospita il documentario dedicato alla Ragazza Triste.

“Banksy e la ragazza del Bataclan” ha debuttato in anteprima digitale europea su arte.tv. Come si colloca questo progetto nella strategia di crescita di Arte in Italia?”

“Il documentario di Edoardo Anselmi è l’esempio più recente di una selezione di programmi di alto profilo che ARTE è stata in grado di offrire gratuitamente al suo pubblico europeo e in Italia, attraverso l’offerta su arte.tv e l’app per dispositivi mobili e SmartTV. Ogni anno, ARTE pubblica un catalogo eclettico di oltre 1.500 contenuti in italiano, tra cui documentari esclusivi, reportage sul campo, concerti europei e una selezione di film e fiction. La nostra strategia si basa tanto sull’eccellenza editoriale, che fa appello alla curiosità degli spettatori concentrandosi sulla qualità della narrazione, quanto sulla declinazione dell’offerta sulle moderne piattaforme streaming. ARTE non è più solo il canale tv franco-tedesco creato ormai più di 30 anni fa, ma un media che punta a diventare una vera e propria piattaforma culturale paneuropea. Fin dal lancio di arte.tv in italiano nel 2018, l’Italia ha sempre rappresentato un mercato strategico nonché un humus culturale propizio per la creazione di diversi tipi di contenuti. Nel nostro catalogo sono disponibili documentari-evento come “Abusi sessuali sulle suore – L’altro scandalo nella Chiesa”, tra i programmi più apprezzati dal nostro pubblico, oppure inchieste internazionali come “Cina e lavori forzati – SOS da un prigioniero”, due esempi di contenuti disponibili in esclusiva per l’Italia”.

“Il mercato dello streaming è molto affollato. Quali sono i punti di forza di Arte e della sua offerta?”

“Una proposta di alta qualità, che riflette una prospettiva il più possibile europea, attraverso un ampio e diversificato catalogo di programmi. Con 2 miliardi di visualizzazioni nel 2022, la ricetta sembra dare i suoi frutti, e oggi ARTE può essere consumata praticamente ovunque: sul web, sul cellulare, sulla SmartTV o sui social media. Ciò che proponiamo è un’offerta culturale con una linea editoriale ben definita, una serie di contenuti e storie che spiegano la complessità del mondo, approfondendo dibattiti e idee del nostro tempo. La “Netflix della cultura” tanto evocata in passato per l’Italia esiste già, di fatto. Fin dalla sua nascita, ARTE ha perseguito una missione profondamente europea: l’85% delle sue produzioni sono realizzate in Europa e ben 11 emittenti pubbliche fanno oggi parte della sua rete di partner in tutto il continente, tra i quali la RAI, con cui abbiamo coprodotto Banksy e la Ragazza del Bataclan. Questa missione si legge anche nella volontà di ARTE di svolgere un ruolo di primo piano nell’informazione europea, per contribuire alla creazione di uno spazio e di un’opinione pubblica continentale: questa è la ragion d’essere del progetto “ARTE Europa Settegiorni”, programma settimanale al 100% digitale, che ogni venerdì copre i principali eventi e dibattiti che tengono banco in Europa”.

“Ad oggi quali sono stati i principali traguardi raggiunti da Arte, sia nel nostro Paese che a livello globale? E che cosa possiamo aspettarci per il 2024?”

“Dal 2015, ARTE ha progressivamente tenuto fede alla sua missione di media paneuropeo di servizio pubblico, offrendo agli utenti gran parte del suo catalogo (al di là del tedesco e del francese) anche in inglese, spagnolo, polacco e dal 2018 in italiano, con il sostegno dell’Unione Europea; il 70% dei cittadini europei può ormai usufruire di una selezione del catalogo di ARTE nella propria lingua madre. Da allora, la piattaforma digitale arte.tv si è rafforzata sempre di più: nel 2023, ARTE ha finora raggiunto una media mensile di 170 milioni di visualizzazioni per la sua offerta digitale globale, con il 25% di queste proveniente da territori al di fuori di Francia e Germania, e con l’Italia in prima linea tra i Paesi consumatori. A ciò si aggiunge una crescita complessiva del 20%, rispetto al 2022, per quanto riguarda le nuove versioni linguistiche. L’obiettivo è quello di raggiungere un pubblico sempre più vasto in tutta Europa, e per farlo è necessario ampliare il nostro catalogo, soprattutto in termini di film e serie tv. Molto è già stato fatto in questa direzione, con l’allargamento dell’offerta di film europei ArteKino, una vetrina sul meglio del cinema patrimoniale con pepite provenienti dagli archivi cinematografici di tutta Europa (nell’ambito del progetto ArteKino Classics), nonché film di giovani registi grazie ad ArteKino Festival, kermesse digitale in programma ogni anno a dicembre, che presenta 12 film di registi europei con la possibilità per il pubblico di votare il proprio preferito. Nel 2024, continueremo a lavorare per rafforzare la nostra distribuzione nel continente, a partire dall’Italia”.

Sinossi del documentario

Si tratta di un mediometraggio che racconta dell’improvviso trafugamento, avvenuto nel 2019, della Ragazza Triste di Banksy da parte di tre uomini. Il documentario riprende tutte le tappe delle indagini che si sono svolte tra la Francia e l’Italia, dov’è avvenuto il ritrovamento, a un anno dal furto. The Sad Girl si trovava nella soffitta di una casa di campagna, in Abruzzo.

The Sad Girl, la Ragazza Triste di BanskyFonte foto: Ufficio Stampa arte.tv

Le immagini del documentario guidano lo spettatore attraverso un viaggio appassionante che si svolge tra bellezza, arte e una caccia all’uomo che lo mette di fronte a una sola domanda: chi è il vero proprietario della porta del Bataclan? Ancora oggi, l’opera si trova al centro di una controversia legale e si trova in un deposito del tribunale di Parigi. Banksy e la Ragazza del Bataclan ripercorre tutte le tappe del viaggio della Ragazza Triste attraverso interviste esclusive, materiale d’archivio ed esperti di street art, forma d’arte sempre più oggetto di dibattito. Basti pensare al caso del Migrant Child, il noto stencil sul dramma dei migranti attaccato dall’umidità di Venezia.

“Siamo lieti di raggiungere, grazie alla nostra piattaforma arte.tv, il pubblico italiano ed europeo e aprire nuovi orizzonti a programmi culturali di alta qualità come Banksy e la Ragazza del Bataclan, una coproduzione con la RAI”, ha dichiarato Ingrid Libercier, Direttrice della programmazione di ARTE.

Contenuto offerto da Arte.tv

La locandina di Bansky e la Ragazza del Bataclan Fonte foto: Ufficio Stampa arte.tv
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