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CRONACA NERA

Arrestato un piromane per gli incendi in Sicilia: il 79enne avrebbe bruciato 30 ettari nelle campagne di Enna

I Carabinieri di Barrafranca hanno arrestato un 79enne ritenuto responsabile di un vasto incendio: il piromane avrebbe bruciato 30 ettari a Enna

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

C’è un arresto per gli incendi che in questi giorni hanno devastato diverse zone della Sicilia. I carabinieri di Barrafranca hanno reso noto di aver fermato un uomo ritenuto responsabile di aver appiccato un vasto incendio che ha bruciato 30 ettari e messo a rischio diverse vite.

Enna, arrestato un 79enne sospetto piromane

Stando a quanto riportato dal comunicato stampa diffuso dalla Legione Carabinieri Sicilia, Comando Provinciale di Enna, i militari della stazione di Barrafranca hanno arrestato un 79enne. Contro di lui viene mossa una pesante accusa: avrebbe appiccato l’incendio che ha interessato contrade Moli e Caldarella della cittadina barrese.

L’incendio ha distrutto circa 30 ettari tra uliveti e colture varie nelle campagne di Enna, rischiando inoltre di arrivare vicino alle case della zona. I carabinieri sono riusciti a identificare velocemente il sospettato grazie ad una pattuglia della locale Stazione, di controllo in quelle zone.

La zona dove si trova Barrafranca, in provincia di Enna

Sul 79enne sono stati così trovati due accendini ed un coltello. Avrebbe tentato inoltre di corrompere un carabiniere offrendogli denaro per non essere perseguito. I gravi indizi di colpevolezza emersi nei suoi confronti, hanno permesso ai militari di procedere con l’arresto.

La Sicilia distrutta dalle fiamme: si intensificano i controlli

Hanno fatto il giro del mondo le immagini degli incendi in Sicilia. Da Palermo a Messina, sono numerosi i roghi che hanno distrutto vegetazione e anche case e auto. Numerose le persone sfollate, i canadair sono ancora in azione e in molti casi si tratta di incendi provocati da piromani.

Per questo motivo, i carabinieri sottolineano nella nota stampa che in attuazione del piano antincendio disposto dalla Prefettura di Enna, le Compagnie hanno incrementato i controlli nelle aree più a rischio.

La capillare presenza sul territorio, a quanto pare, ha permesso di arrivare all’arresto del piromane di Barrafranca. Ha appiccato le fiamme all’interno del proprio fondo e le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore.

La Lega chiede pene più severe per i piromani: la proposta

Quella dei piromani è una questione apertissima: dietro agli incendi di questi giorni non c’è solo la follia dell’uomo, ma anche precise strategie criminali. Motivo per cui la Lega Nord di Matteo Salvini si sta muovendo contro i piromani.

In una nota diffusa, si apprende che il Ministro e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari sono al lavoro per presentare un testo che serva a prevenire tali azioni tramite l’uso di droni, ma che introduca anche pene più severe per chi appicca incendi – fissate al momento dai 4 ai 10 anni di reclusione.

Sono oltre 80 i roghi segnalati in Sicilia negli ultimi giorni e oltre 60 milioni di euro i danni quantificati finora. Tre persone decedutedue sono morte carbonizzate a casa loro, un’anziana bisognosa di cure mediche non è stata raggiunta dall’ambulanza perché la strada era bloccata dai roghi.

Fonte foto: ANSA

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