Antonio Tajani a Dritto e Rovescio spiega il piano sull'immigrazione: "Mezzo milione di regolari in 4 anni"
Intervistato da Paolo del Debbio su Rete 4 il vicepremier Antonio Tagliani ha spiegato che il piano Mattei per l'Africa passa dalla creazione di società miste italo-africane
Alcuni settori chiave sono affamati di manodopera e il piano del governo Meloni è quello di far entrare mezzo milione di migranti regolari per colmare i buchi produttivi nelle campagne e nelle fabbriche. Il piano, già noto, è stato ribadito da Antonio Tajani ai microfoni di Dritto e Rovescio su Rete 4.
- Il Piano Mattei per l'Africa
- Scarsa libertà di manovra per la legge di bilancio
- Tajani sulla giudice Iolanda Apostolico
- Forza Italia in crescita
Il Piano Mattei per l’Africa
È l’immigrazione uno dei punti chiave toccati dal dialogo fra il conduttore Paolo Del Debbio e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Tajani rivendica il calo negli sbarchi degli ultimi giorni, dopo mesi in cui i flussi migratori hanno raggiunto picchi estremi.
Il nodo cruciale, per il vicepremier, è rappresentato da una “forte azione di collaborazione con i Paesi da cui partono i migranti“.
L’Italia sta cercando di coinvolgere l’Europa: il 5 ottobre la riunione fra i leader europei a Granada, precedentemente l’accordo europeo sull’immigrazione in cui è stato derubricato il ruolo delle Ong.
Tajani rivendica l’asse Roma-Riad da lui coltivato per coinvolgere il governo saudita in “azioni contro la migrazione irregolare e per la crescita dell’Africa e della Tunisia”.
Rispondendo sul passo indietro della Germania sul ruolo delle Ong nella gestione dei flussi, Tajani ha parlato di un “risultato politico importante a vantaggio di tutta l’Europa” dichiarando la volontà di lavorare “con serietà e determinazione senza offendere nessuno”.
Il vicepremier ha poi ribadito l’intenzione del governo di lavorare a un Piano Mattei “per la crescita del continente africano“.
L’Italia punta, in sintesi, alla creazione di “società miste italo-africane” e per fare in modo che siano le nazioni africane stesse a trasformare in loco le loro materie prime, dando lavoro ai giovani del posto.
Poi, dice Tajani, l’Italia punta ad acquistare tali “materie prime a prezzi vantaggiosi“.
Ma il piano non può coinvolgere solo l’Italia: per la sua riuscita è necessario il coinvolgimento di Europa e Nazioni Unite, dice Tajani il quale ricorda che entro il 2050 la popolazione africana aumenterà “fra i 2,5 e i 3 miliardi di persone”.
Scarsa libertà di manovra per la legge di bilancio
Al conduttore che domanda secco “quanti miliardi avete?” per scrivere la manovra economica, Tajani ha risposto con altrettanta secchezza: “Non moltissimi”.
Poi l’argomentazione: “Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sta facendo i conti, ma sarà una manovra con tantissime difficoltà“.
Ciò nonostante sarà una manovra “per aiutare le famiglie”. Previsto anche il taglio del cuneo fiscale.
In pentola bolle anche la volontà di alzare le pensioni minime “verso i 1000 euro al mese, ma i soldi non sono molti e dunque sarà complicato”, ammette Tajani.
Fra le intenzioni del governo anche quella di affrontare le lungaggini delle liste d’attesa della sanità pubblica. Sulla sanità, dice Tajani, il piano è quello di intervenire “con una strategia a breve, medio e lungo termine”.
Il Paese cresce, garantisce il vicepremier, e aumentano le esportazioni: “La situazione economica non va male e c’è crescita, ma l’inflazione ne vanifica i risultati e aumenta il costo della vita”.
Il motivo: “La guerra in Ucraina ha causato l’aumento delle materie prime energetiche e questo ha causato la crescita dei prezzi dei prodotti“.
Ma non solo: se il costo della vita sale è anche per via di “decisioni errate della Bce” che “aumentando il costo del denaro ha causato anche l’aumento dei tassi di interesse anche del nostro Paese”.
Per Tajani “non occorreva aumentare i tassi, ma ridurli“.
Tajani sulla giudice Iolanda Apostolico
Ultimamente sta girando un video in cui una donna che all’apparenza ha le sembianze della magistrata Iolanda Apostolico partecipa a una manifestazione pro migranti e contro Salvini.
“Se fosse stata lì per caso avrebbe dovuto allontanarsi e non stare in mezzo ai manifestanti”, taglia corto Tajani. “Se non avesse condiviso quello che dicevano i manifestanti poteva andare via e magari invitare a non insultare le forze dell’ordine”.
“Anche per dare fiducia ai cittadini i magistrati non dovrebbero partecipare a manifestazioni di piazza poiché perde di credibilità l’intera magistratura“.
“L’imparzialità e la terzietà del giudice sono fondamentali”, dice.
“Un magistrato – spiega il vicepremier – deve essere molto prudente quando partecipa alla vita pubblica”.
Tajani preferisce non alzare i toni e, commentando la sentenza della giudice Apostolico che ha disapplicato il decreto sull’immigrazione del governo Meloni rimettendo in libertà quattro migranti, tutto ciò che dice è: “Quella sentenza mi sembra non convincente”.
Forza Italia in crescita
L’intervista si chiude con un sogno di Antonio Tajani, che dal 15 luglio è il segretario di Forza Italia: il sogno è quello di un partitoal 20% dei consensi.