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Allerta sicurezza in Italia per la guerra in Israele, aumentano i militari nelle città: i luoghi coinvolti

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha fatto il punto della situazione sull'allerta sicurezza in Italia legato alla guerra in Israele

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La guerra in Israele ha fatto scattare l’allerta sicurezza anche in Italia, dove sono stati aumentati i militari nelle varie città. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ne ha parlato nel corso di un’intervista concessa a ‘Libero Quotidiano’.

Allerta sicurezza in Italia dopo la guerra in Israele

A proposito dei controlli aumentati nei punti sensibili in Italia a causa della guerra in Israele, Matteo Piantedosi ha detto: “Fin dalle ore immediatamente successive all’inasprirsi del conflitto israelo-palestinese, ho riunito più volte i responsabili e gli esperti delle forze di polizia e delle agenzie di intelligence per esaminare e condividere con loro una serie di iniziative di rafforzamento delle misure di prevenzione generale e di vigilanza su siti e obiettivi ritenuti di maggiore sensibilità su tutto il territorio nazionale”.

Il ministro dell’Interno ha aggiunto: “Da ultimo, ho disposto l’assegnazione di rinforzi al contingente di militari dell’Esercito impegnati nell’operazione ‘Strade sicure’, a presidio delle stazioni ferroviarie delle principali città italiane. Abbiamo avviato, inoltre, un ulteriore rafforzamento che si avvarrà anche delle risorse che saranno a disposizione con l’approvazione della Legge di Bilancio, che è approdata in questi giorni in Parlamento”.

PiantedosiFonte foto: ANSA

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il rischio terrorismo in Italia

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha anche parlato del rischio dell’arrivo di terroristi in Italia: “La storia ci insegna che dalle frontiere marittime è difficile, se non impossibile, entrare eludendo i controlli e, infatti, tra le persone sbarcate negli anni, i pochi soggetti che erano già segnalati come pericolosi sono stati rimpatriati quasi nell’immediatezza e si sono registrati fenomeni di radicalizzazione solo in tempi successivi all’arrivo”.

Poi ha detto: “La frontiera terrestre orientale è invece caratterizzata da maggiore permeabilità e incrocia il passaggio di soggetti che provengono anche da Paesi che allevano o forniscono supporto logistico a potenziali terroristi. Ecco perché le decisioni assunte sono state di particolare importanza e le abbiamo condivise con i colleghi sloveno e croato”.

L’indice di criminalità tra gli immigrati

Nel corso dell’intervista a ‘Libero Quotidiano’, Matteo Piantedosi ha illustrato alcuni numeri relativi all’indice di criminalità nel nostro Paese: “È di grande importanza l’indice statistico di commissione dei reati da parte degli immigrati: tra il 2013 e il 2022 sulla totalità dei denunciati/arrestati sul territorio nazionale gli stranieri sono, in media, il 31,1%. Di questi il 44,7% sono ‘irregolari'”.

Controlli sicurezza in Italia Fonte foto: iStock - michelangeloop
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