Incendi in Sicilia, Draghi firma il Dpcm: mobilitazione per l'Isola
Il premier Draghi ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile
Il premier Mario Draghi ha firmato ieri sera il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di Protezione civile. La Sicilia brucia senza sosta da oltre 48 ore e il presidente del Consiglio ha deciso di accogliere la richiesta di aiuto avanzata dal governatore della Regione Nello Musumeci. Lo riporta ‘Ansa’.
Il Dipartimento della Protezione civile è al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi.
Il dipartimento della presidenza del Consiglio ha comunicato che nella riunione di aggiornamento svolta in mattinata è stata confermata la partenza per la Sicilia di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano.
Sull’Isola gli incendi continuano a divampare, alimentati dal vento caldo e dalle temperature che in alcune zone hanno raggiunto i 40 gradi.
Non mancano però le polemiche le polemiche. Il capo della Protezione Civile Curcio ha ricordato al presidente della Regione Musumeci, dopo la sua richiesta al governo dello stato di mobilitazione, che “le responsabilità nell’ambito di ciò che si fa contro gli incendi boschivi sono chiare: le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni, e la lotta attiva non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento”.
“Allo Stato spetta il coordinamento del concorso aereo quando le Regioni non riescono con i propri mezzi a intervenire”, ha detto Fabrizio Curcio.
La Cgil punta il dito sulle carenze di organico dei vigili del fuoco e sulle emergenze a cui non sarebbero messi nelle condizioni di far fronte per “precise e chiare responsabilità politiche”.
“La Sicilia brucia, ma cosa ha fatto il governo regionale per prevenire questo disastro?” accusa il Ed il capogruppo del Pd all’Assemblea siciliana Giuseppe Lupo.
Da Palermo a Catania proseguono ininterrottamente da diversi giorni le operazioni di spegnimento dei Vigili del fuoco, forestali, mezzi aerei, protezione civile, impegnati in decine e decine di interventi.
Polizzi Generosa, Monreale, Petralia Soprana, Scillato, Misilmeri sono alcune delle località dove si sta cercando di fermare il fronte del fuoco. Nel Catanese, sono state oggi 115 le richieste di soccorso registrate in tutta la provincia. Le aree interessate sono state in linea di massima quelle già devastate dalle fiamme ma nuovi roghi sono divampati tra Adrano, Belpasso e Santa Maria di Licodia.
Secondo i vigili del fuoco, impegnati in 24 ore in 800 interventi in tutta Italia di cui 250 solo in Sicilia, le condizioni climatiche di queste ore sono state quelle “perfette” per favorire una propagazione incontrollata dei roghi.