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Scontro tra Gad Lerner e Ignazio La Russa per Liliana Segre e il fascismo: cosa si sono detti

Il giornalista Gad Lerner e il vice-presidente del Senato Ignazio La Russa hanno dato vita ad uno scontro via social su Liliana Segre e il fascismo

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

La campagna elettorale sta entrando nel vivo e non mancano scontri, polemiche e botta e risposta attraverso ogni mezzo possibile: via social, Gad Lerner ha discusso con il vice-presidente del Senato e co-fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa. Il tema del dibattito è stata Liliana Segre, il marito e presunte simpatie fasciste.

Gad Lerner – La Russa: come è iniziato lo scontro

Tutto è partito in realtà dalla senatrice a vita e superstite dell’Olocausto. Su Pagine ebraiche, Liliana Segre ha commentato la recente presa di posizione di Giorgia Meloni contro il fascismo, abiurato in un video per l’estero dalla possibile futura premier italiana.

“Nella mia vita ho sentito di tutto e di più – ha detto la Segre – le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto”. Quindi, il consiglio a Giorgia Meloni: togliere la fiamma dal logo del suo partito. Un simbolo, quello, che richiama infatti il Movimento Sociale Italiano (Msi), storico partito politico di ispirazione neofascista poi confluito in Alleanza Nazionale.

A questa richiesta ha risposto senza mezzi termini La Russa, secondo cui la fiamma di FdI non è assimilabile a quella di Msi o a altri simboli fascisti. Inoltre, ha aggiunto: “Spero, inoltre, di non essere irriguardoso nel ricordare che il marito della stessa senatrice Segre, che ho personalmente conosciuto e apprezzato, si candidò con Almirante sotto il simbolo della fiamma con la scritta Msi senza ovviamente rinunciare alla sua lontananza dal fascismo”.

La risposta del giornalista al co-fondatore di FdI

Proprio questo riferimento a Alfredo Belli Paci, marito della senatrice a vita scomparso nel 2007, è stata la miccia che ha acceso lo scontro tra La Russa e Gad Lerner.

Tramite Twitter, il giornalista libanese naturalizzato italiano, si è scagliato contro il vice-presidente del Senato scrivendo: “La Russa che rinfaccia a Liliana Segre le simpatie del defunto marito, da lei molto amato, è il tipico colpo basso“.

Quindi, ha aggiunto: “C’è sempre un incaricato per i mestieri sporchi in quel genere di gruppi dirigenti e Ignazio La Russa con la sua storia vi si presta benissimo”.

La replica al vetriolo di La Russa

L’ultimo atto dello scontro porta la firma dell’ex ministro della difesa del Governo Berlusconi IV. Sempre tramite social, ha risposto senza mezzi termini a Gad Lerner e la sua accusa, prendendo le distanze da possibili colpi bassi contro Liliana Segre.

Secondo La Russa, è legittimo ricordare che Belli Paci fosse una persona perbene capace di stare in lista con Almirante “senza perdere la sua lontananza dal fascismo”. Poi, parte all’attacco e sostiene che sia invece bassissimo da parte di Lerner continuare ad elogiare Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua condannato a 22 anni di carcere come mandante dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi.

Lerner ha dichiarato che Sofri “è sempre stato dalla parte giusta” e così La Russa ne ha approfittato per un’ultima stoccata: “La stessa ‘parte giusta’ di Gad Lerner“. Fine dello scontro, per ora.

Fonte foto: ANSA

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