Sanremo, continua lo scandalo Fedez: Fratelli d'Italia chiede le dimissioni dei vertici Rai, risponde Amadeus
I principali esponenti di Fratelli d'Italia in Parlamento si scagliano conto la Rai per il caso Fedez a distanza di due giorni dal monologo del rapper
Il quotidiano La Verità riporta che i vertici della Rai sapevano del monologo di Fedez e del suo attacco al viceministro Galeazzo Bignami, ma nessuno avrebbe impedito al rapper di portare la politica sul palco parallelo di Costa Crociere, su cui si esibiscono gli ospiti del Festival di Sanremo.
- Attacco di Fratelli d'Italia contro il Festival di Sanremo e Fedez: parla Foti
- Lisei e Messina contro Fedez a Sanremo: chieste dimissioni dei vertici Rai
- La replica di Amadeus alle critiche ricevute dal partito di Giorgia Meloni
- La risposta del direttore Stefano Coletta, responsabile del prime time Rai
Attacco di Fratelli d’Italia contro il Festival di Sanremo e Fedez: parla Foti
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha dichiarato, come riporta l’Ansa, che in Rai tutti “sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica”.
“Il suo show sarebbe stato provato prima della ufficiale messa in onda”, ha dichiarato, citando La Verità. Si tratta di “dettagli inquietanti che stanno venendo fuori e che, se confermati o meglio non smentiti, dovranno necessariamente portare a un immediato chiarimento”.
“Allo stato attuale emerge che il palco dell’Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale“, ha dichiarato ancora il capogruppo di FdI.
“Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività“, ha detto.
Oppure “è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del Servizio Pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico“.
Lisei e Messina contro Fedez a Sanremo: chieste dimissioni dei vertici Rai
Manlio Messina, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha rincarato la dose, parlando di un “doppiopesismo della Rai” che “non è più accettabile”.
Gli attacchi di Fedez a Sanremo “non sono stati una spiazzante improvvisata, ma un vero killeraggio politico di cui i vertici Rai erano consapevoli e che, con compiacenza, hanno permesso”.
La Verità stamane ci racconta addirittura che in un primo momento la foto sventolata dall’indomito rapper fosse prevista a testa giù. Questa è forse democrazia? Chiediamo chiarezza ai vertici Rai perché averne consentito la performance”, ha detto ancora.
Tutto questo “rileva complicità rispetto a un vero e proprio attacco ad personam che è lontano dai valori costituzionali e democratici che tanto vengono millantati dal quel palco”, ha continuato il vicario di FdI.
Stessa linea per Marco Lisei, senatore del primo partito d’Italia, che ha dichiarato che se i vertici Rai non fossero stati a conoscenza del testo di Fedez, “sarebbe ancora più grave“.
“Gli scenari sono quindi due, o un attacco alle istituzioni avallato dai vertici, che poi hanno mentito dicendo che non sapevano nulla, oppure la totale assenza di controlli e di controllo di quanto accade sulla tv pubblica”, ha proseguito.
“Non basterà una conferenza stampa per buttare la polvere sotto il tappeto questa volta, non basteranno le scuse, ma l’unico atto che ripristinerebbe il decoro del servizio pubblico sarebbero le dimissioni“, ha detto ancora il parlamentare di Giorgia Meloni.
La replica di Amadeus alle critiche ricevute dal partito di Giorgia Meloni
Non si fatta attendere la replica di Amadeus, che ha detto in conferenza stampa che “oggi con il 66%”, nuovo record di share per il Festival di Sanremo, non parlo di politica. Sostengo e difendo l’arte su questo palco a spada tratta. Se c’è qualcuno che non apprezza quest’arte, non lo commento neanche”.
La risposta del direttore Stefano Coletta, responsabile del prime time Rai
Il direttore dell’intrattenimento del prime time Rai Stefano Coletta ha dichiarato che “solo nell’imminenza della messa in onda abbiamo saputo che Fedez non avrebbe più portato il testo che ci era stato consegnato da giorni, rifiutandosi di consegnare il nuovo”.
“Noi controlliamo tutti i testi, anche quello dei segmenti minori, ma non abbiamo avuto in consegna nessun testo. Abbiamo ricevuto tutti i testi degli altri performer. Solo Fedez ha cambiato”, ha spiegato il dirigente.
“L’indicazione per tutti era di non fare mai riferimenti politici, seppure non ci fosse una par condicio nazionale, ci sono le elezioni regionali. Motivi per cui mi sono fortemente dissociato fin dall’inizio dall’azione di Fedez. Non ero a conoscenza che avrebbe strappato la foto di un viceministro”, ha sottolineato.
“Il Festival di Sanremo è un prodotto televisivo, e non è sempre il risultato di strumentalizzazioni politiche. Pensare che dietro ogni scelta ci sia una strumentalizzazione, davvero non è più civile. Quando si lavora a Sanremo si lavora al prodotto televisivo più importante. Ma è solo un prodotto televisivo”, ha concluso.