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Saman Abbas, possibile nuova svolta. Intanto parla il fidanzato

Il cugino di Saman Abbas, l'unico della famiglia arrestato finora per la scomparsa della giovane, ha chiesto di essere sentito dagli inquirenti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Vanno avanti le indagini sul caso di Saman Abbas, la diciottenne di Novellara di origine pakistane scomparsa da due mesi, che si ipotizza sia stata uccisa dallo zio in seguito al suo rifiuto a un matrimonio combinato in Pakistan. Il cugino della giovane arrestato in Francia, Ijaz Ikram, ha chiesto di essere sentito dagli inquirenti e verrà ascoltato oggi dalla pm.

Parallelamente proseguono le ricerche del corpo della diciottenne, che sarebbe stata sepolta nei campi dai familiari dopo essere stata uccisa. Dalla prossima settimana ai carabinieri impegnati nelle ricerche si uniranno quattro unità cinofile della polizia tedesca specializzate nella ricerca dei cadaveri.

Saman Abbas, parla il fidanzato

Intanto Sakib, il fidanzato di Saman, è intervenuto alla trasmissione di Rete 4 “Dritto e Rovescio”, affermando che se fosse andato a casa con lei sarebbe morto anche lui.

“Saman mi manca troppo, era il mio primo amore, volevo sposarmi con lei perché la mia vita è di Saman. Io oggi non ho paura di niente , della mia vita non me ne frega niente”, ha detto il 21enne pakistano che vive in provincia di Frosinone.

I due ragazzi si erano conosciuti attraverso i social network nell’agosto 2020 e si erano incontrati per la prima volta a Bologna il 15 gennaio scorso.

“A casa della mia famiglia – ha raccontato –  il 27 gennaio è andato il padre di Saman, ha detto che la mia famiglia doveva parlare con me e se non avessi lasciato Saman tutta la famiglia e io saremmo morti. La mia famiglia aveva tanta paura“.

Sakib ha raccontato che Saman temeva per la sua vita: “Il 27 aprile sente che lo zio dice che quando sarebbe arrivata a casa l’avrebbe uccisa. Io le ho detto ‘vai subito dai carabinieri’, le ho detto di non andare a casa perché lo sai che la tua famiglia è fatta così ma lei aveva bisogno dei documenti“.

“Se fossi andato a casa con lei? Sarei morto anche io – ha affermato il giovane – e avevo troppo paura per la mia vita e per la mia famiglia. Il 30 aprile l’ho sentita per l’ultima volta e mi ha detto che aveva troppo paura, paura per la sua vita”.

Fonte foto: ANSA
Saman Abbas, il racconto del fratello. Spuntano le immagini

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