Saman Abbas, spunta la chat: la frase choc dello zio

Nuove rivelazioni sul caso Saman Abbas, la diciottenne reggiana di origine pakistane scomparsa a Novellara, che si ipotizza possa essere stata uccisa dalla sua famiglia per avere rifiutato un matrimonio combinato. Secondo quanto riportato dalla ‘Gazzetta di Reggio’, nelle mani degli investigatori ci sarebbe una frase che Hasnain Danish, lo zio di Saman, avrebbe scritto in una chat a una persona molto vicina a lui, parlando di Saman e delle sua sparizione: “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene“.

Per chi indaga, quelle parole lascerebbero poco spazio alle interpretazioni.

Caso Saman Abbas: la ricostruzione dei fatti

Nella ricostruzione dei fatti “pesano” anche le dichiarazioni del fratello di Saman, bloccato alla frontiera mentre era in fuga con lo zio e i due cugini e attualmente trattenuto in una struttura protetta.

Il giovane avrebbe detto che lo zio gli avrebbe confessato il delitto.

Il corpo della ragazza, a oggi, non è stato però ancora trovato.

Per gli investigatori, la sera del 30 aprile, dopo un violento scontro verbale con i genitori, la ragazza avrebbe preparato uno zaino e tentato di scappare ma proprio lo zio, allertato dal padre Shabbar, sarebbe riuscito a riprendere la giovane mentre cercava di allontanarsi.

Le telecamere di sorveglianza mostrano in parte cosa è successo dopo: la ragazza è stata portata nei campi. Si vedono la madre e il padre, che sembra rimanere più indietro. Al rientro in casa, i genitori sono senza di lei. Poco dopo, il genitore esce nuovamente e scomparire nel buio, per poi fare ritorno con in mano lo zaino, quello che poco prima aveva Saman.

Per i Carabinieri Saman sarebbe stata consegnata nelle mani dello zio e dei cugini Ijaz Ikram, di 28 anni, e Nomanulhaq Nomanulhaq, di 33 anni, entrambi residenti a Campagnola.

Ikram è stato bloccato in Francia, l’altro cugino è attualmente ancora in fuga, così come lo zio Danish Hasnain.

Fonte foto: ANSA