Salvini contestato nel Bolognese: la reazione del leghista
A Ozzano dell'Emilia, Matteo Salvini è stato contestato nella prima tappa odierna della campagna elettorale nel Bolognese
Matteo Salvini è stato contestato nella prima tappa odierna della campagna elettorale nel Bolognese, a Ozzano dell’Emilia, in vista delle Regionali in Emilia-Romagna. Come riporta l’Ansa, dopo essere stato accolto da fischi e proteste mentre teneva il suo comizio davanti a un bar, il leader della Lega ha replicato: “Poveretti”, “dall’altra parte solo insulti”.
“E io sono convinto – ha aggiunto – che se stamattina a Ozzano ci fossero Renzi o Zingaretti o uno del Pd, voi (i suoi sostenitori, ndr) a differenza loro (dei contestatori, ndr) non sareste lì a far casino, ma sareste a scuola, in ufficio, in fabbrica, o in negozio”.
“Quelli là dal 27 sapete dove li mandiamo? Li mandiamo a Sanremo, tutti a Sanremo. Ormai non vincono più le elezioni, provate a vincere Sanremo, vediamo se ce la fate”, ha ironizzato il leader del Carroccio ai cittadini che lo hanno contestato.
Salvini, su Gregoretti “felice” se lo mandano a processo
Poi, tornando a parlare del caso Gregoretti, Salvini ha sottolineato: “Se mi chiamano in tribunale, siccome non sarà un processo a un uomo, ma un processo a un’idea di un’Italia bella, sicura, libera, in tribunale aspetto anche voi”.
“Sono il primo politico – ha concluso – a essere felice se lo mandano a processo perché devono avere paura quelli che hanno fatto qualcosa di sbagliato, non chi ha fatto qualcosa di giusto”.
Gregoretti, interviene anche De Falco
In un’intervista al Corriere della Sera, Gregorio De Falco ha espresso il suo parere sulla vicenda Gregoretti. Il senatore del Gruppo Misto, dopo aver disertato il voto, ha affermato: “In mattinata pensavo di votare, poi mi sono convinto del contrario. Troppe forzature, non si può trasformare la Giunta in un palcoscenico politico”.
“Non ho votato perché voglio tutelare le istituzioni”, ha spiegato De Falco. “Si è fatta un’enorme sceneggiata, con colpi di teatro e boutade varie. Ma già il percorso con cui ci si è arrivati è stato sbagliato”.
L’ex 5 Stelle ha commentato anche il fatto che Salvini si sia paragonato a Silvio Pellico: “Lo ha fatto per poche ore anche nel caso della Diciotti. Poi ricordo che spuntarono le lacrimucce, nel discorso. Aveva paura. È normale che ce l’abbia, l’ha fatta grossa”.
Ora però il leader della Lega si dice pronto ad affrontare il processo: per De Falco “magari è convinto di prendere il potere assoluto. Ma basta scappare: è già fuggito dalle responsabilità di governo perché non poteva tenere fede alle sciocchezze che aveva promesso, con la complicità dei 5 Stelle”.