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Roberto Benigni querela Report, poi ritira tutto: la vicenda spiegata da Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola

La querela di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi contro Report è stata ritirata dopo i chiarimenti dell'inviato Giorgio Mottola e di Sigfrido Ranucci

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi hanno ritirato la querela presentata contro Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola per due puntate della trasmissione televisiva Report per l’inchiesta sui fondi utilizzati per la ristrutturazione degli studi cinematografici di Papigno, frazione di Terni.

Perché Roberto Benigni e Nicoletta Braschi hanno querelato Report

A spiegare i motivi della querela è stato il legale della coppia, Michele Gentiloni Silveri, che in una nota ha riassunto i contorni della vicenda.

Il 10 e il 17 aprile 2017, nel corso della trasmissione Report erano state diffuse “notizie false e gravemente lesive” della reputazione di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi.

Nel servizio veniva raccontato che per gli studios erano stati utilizzati fondi pubblici.

I due avevano presentato una querela, e la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci per il reato di diffamazione aggravata.

Durante l’istruttoria, gli imputati hanno prodotto un comunicato nel quale hanno rettificato quanto affermato nel servizio mandato in onda, e per questo il regista e l’attrice hanno rimesso la querela, estinguendo il giudizio.

Il comunicato di Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci sulla querela

Nel comunicato firmato dal videogiornalista e dal conduttore di Report, si legge che “Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali“.

Grazie all’acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno la coppia ha realizzato capolavori come “La vita è bella”, “Pinocchio” e “La tigre e la neve”.

Il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report.

Roberto Benigni e Nicoletta Braschi hanno venduto le strutture nel 2005 a Cinecittà Studios, società per azioni leader del settore, all’epoca a gestione privata.

Dal momento dell’acquisto da parte di Cinecittà Studios, i due non hanno avuto più alcuna responsabilità nella gestione successiva, viene precisato nella nota.

“Mai detto che Benigni e Braschi hanno usato finanziamenti pubblici”

“Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno”, si legge ancora.

“Ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti”.

Su Facebook il conduttore Sigfrido Ranucci ha sottolineato che “non ci sono mai state notizie false diffuse da Report. Questo per amore della verità, è sufficiente rivedere la puntata”.

Fonte foto: ANSA

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