Renzi annuncia la definitiva rottura in Liguria: addio al campo largo. E attacca Giuseppe Conte
Matteo Renzi sancisce la rottura definitiva in Liguria e l'addio al campo largo: l'attacco a Giuseppe Conte, tutte le accuse dal leader di Italia Viva
Alle prossime Regionali in Liguria non ci sarà Italia Viva di Matteo Renzi. Lo ha annunciato il leader del partito che ha sancito di fatti la rottura definitiva con il campo largo e non ha lesinato attacchi a Giuseppe Conte.
- L'ammissione di Matteo Renzi: fuori dalle elezioni Regionali in Liguria
- La rottura definitiva: addio al campo largo per Italia Viva
- Matteo Renzi contro Giuseppe Conte: le accuse
- L'attacco a Giorgia Meloni e agli "sfascisti"
L’ammissione di Matteo Renzi: fuori dalle elezioni Regionali in Liguria
Matteo Renzi si defila dalla campagna elettorale delle Regionali in Liguria e ufficializza la rottura definitiva con il campo largo. Il leader di Italia Viva lo ha dichiarato durante l’assemblea del suo partito a Roma.
Il tutto quando ormai i giochi per le liste dei candidati governatori e consiglieri sono pressoché fatti. “Non facciamo più in tempo, ce l’hanno detto all’ultimo minuto, altrimenti avremmo fatto una lista. Quindi, che vinca il migliore tra Marco Bucci e Andrea Orlando o che perda il peggiore, dipende dai punti di vista”, ha detto sarcastico.
La rottura definitiva: addio al campo largo per Italia Viva
Dunque in Liguria il movimento dell’ex Terzo polo sarà fuori dalla campagna elettorale nonostante i tentativi fatti dal leader di Italia Viva nelle ultime settimane.
Matteo Renzi ha ricordato come sia stato lui a venire incontro ai potenziali alleati, a mettere in atto “un chiaro segnale di generosità“. L’ex premier ha ammesso di aver “accettato di tutto, di non presentare il simbolo per trovare un punto di intesa”. Una disponibilità che però, secondo lui, è stata equivocata dal Movimento 5 Stelle che aveva avanzato la volontà di scegliere i candidati del partito del senatore fiorentino.
Una richiesta che ha fatto tramontare ogni possibile alleanza. “Io faccio tutti gli sforzi possibili per fare un centrosinistra vincente, ma non arriveremo mai al punto di permettergli di scegliere i nostri”, ha chiosato.
Matteo Renzi contro Giuseppe Conte: le accuse
Senza troppe mezze misure, Matteo Renzi se l’è presa con Giuseppe Conte, leader del Movimento. Secondo il primo infatti. il secondo ha prevalso su Elly Schlein, facendo sì che non si pervenisse a un accordo.
“Siamo disponibili a dialogare, a creare un campo largo tra i vari componenti del centrosinistra, a fare il centrosinistra insieme alternativo alla Meloni – perché senza questa comunità le elezioni politiche non si vincono – ma non a far decidere Conte“, ha detto.
L’attacco nei confronti dell’avvocato è evidente. Viene accusato di utilizzare Italia Viva per attaccare la leadership di Schlein, di essere interessato solo alla poltrona e di aver rinunciato alla dignità.
L’attacco a Giorgia Meloni e agli “sfascisti”
Alle elezioni regionali in Liguria dei prossimi 27 e 28 ottobre saranno dunque due i profili a contendersi la vittoria finale: da una parte il sindaco di Genova, Marco Bucci, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, dall’altra Andrea Orlando, appoggiato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, ma, a questo punto, non da Italia Viva e Azione.
In chiusura del suo intervento, Renzi non ha chiuso al Pd di Schlein ma ha ricordato come sia stato questo partito a far diventare Giorgia Meloni premier con il 26%.
Per Matteo Renzi, “Non è forte la Meloni, è debole l’opposizione. Non è unita la maggioranza, è divisa l’opposizione”. Per lui, l’Italia “non è improvvisamente un Paese di fascisti, ma una nazione in cui l’opposizione parlamentare è fatta di sfascisti che rompono tutto quello che serve per costruire l’alternativa”.