Davide Casaleggio attacca il M5S di Giuseppe Conte, la frase sul padre Gianroberto: "Se lo vedesse oggi..."
Davide Casaleggio torna ad attaccare il M5S guidato da Giuseppe Conte e svela cosa penserebbe oggi suo padre Gianroberto
Davide Casaleggio torna ad attaccare il M5S, affermando che suo padre Gianroberto, co-fondatore del Movimento assieme a Beppe Grillo, se fosse ancora vivo, sarebbe senza dubbio amareggiato della situazione attuale del mondo pentastellato al cui vertice c’è Giuseppe Conte.
- M5S, Davide Casaleggio attacca Conte e cita il padre Gianroberto
- Braccio di ferro tra Conte e Beppe Grillo
M5S, Davide Casaleggio attacca Conte e cita il padre Gianroberto
All’imprenditore, ospite a ReStart su Rai Tre, è stato chiesto che cosa sia rimasto del progetto a cui suo padre ha dato vita. La risposta fornita è stata amara.
“Oggi – ha dichiarato Davide Casaleggio – è rimasto il nome, forse ancora per poco. E rimane la grande consapevolezza del fatto che si può fare, che i cittadini possono scegliere i loro rappresentanti, definire il proprio programma, insieme”.
Davide Casaleggio
Si tratta, ha aggiunto il presidente di Casaleggio Associati, di “una scelta politica non coinvolgere i propri aderenti ed oggi devono spiegare perché non vogliono farlo, visto che è stato dimostrato che è possibile”.
“Mio papà sarebbe sicuramente intristito dal finale, se vedesse. E sarebbe interessato alle nuove tecnologie, anche alla trasformazione della politica da parte dell’Intelligenza artificiale”, ha concluso l’imprenditore, ammettendo che Gianroberto non sarebbe per nulla soddisfatto della situazione odierna del M5s.
Braccio di ferro tra Conte e Beppe Grillo
Da settimane è in corso un braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Il primo ha addirittura minacciato il comico, spiegando che potrebbe prendere in considerazione la possibilità di stracciare i contratti relativi ai compensi inerenti ai suoi servizi di pubblicità e comunicazione.
In particolare Conte, in una lettera spedita a Grillo, ha dichiarato che potrebbe “valutare possibili iniziative dirette a sospendere l’esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria, e il recesso dai contratti di pubblicità e comunicazione”.
Le esternazioni del leader del M5S sono giunte dopo che il comico genovese ha più volte contestato il suo operato.
Riassumendo, l’ex premier ha minacciato di far saltare la tutela legale del co-fondatore a carico del partito e di stracciare il contratto da 300 mila euro all’anno di consulente per la comunicazione.
Grillo ha risposto a muso duro a Conte, affermando che la sua guida politica sta portando il M5S lontano dai suoi valori originari.