Quante navi da guerra russe ci sono al largo dell'Italia? La rivelazione della Marina e l'allarme sottomarini
Nel Mediterraneo, al largo delle coste italiane, ci sono diverse navi da guerra russe e sottomarini armati con missili: qual è la situazione
Navi russe, sottomarini compresi, al largo dell’Italia. Nel Mediterraneo la situazione è movimentata, la Marina è in perenne allerta soprattutto perché i sommergibili sono armati con missili. Ma qual è l’obiettivo di Vladimir Putin? E quante sono, precisamente, le navi russe ai confini delle acque territoriali italiane? A rivelarlo è l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina militare.
Quante sono le navi russe
Enrico Credendino, ammiraglio di squadra e capo di Stato maggiore della Marina militare dallo scorso novembre, ha rivelato che nel Mediterraneo ci sono 18 navi da guerra, più due sottomarini.
Si tratta di numeri mai visti in passato, nemmeno durante la Guerra fredda, come sottolineato dall’ammiraglio al Corriere della Sera.
Credendino ha posto l’accento sul fatto che quando ci sono sottomarini “armati con missili ai confini delle acque territoriali, il nostro Paese deve scoprirli e seguirli ovunque”.
Per farlo, l’Italia mette in campo due delle sue quattro Fremm (acronimo che sta per Fregata europea multi missione).
Le navi russe sono una minaccia per l’Italia?
Credendino ha aggiunto che, per adesso, la Russia non rappresenta comunque una minaccia per il nostro Paese.
Fonte foto: ANSA
Il Mediterraneo è uno snodo fondamentale per i traffici, soprattutto per i mercantili: l’ammiraglio ha sottolineato come a potenziare la flotta non siano solo i russi, ma anche i turchi e i francesi.
Gli scenari della guerra
Nel frattempo, l’Italia monitora la situazione con i pattugliatori polivalenti d’altura Thaon di Revel e la Trieste, “la prima nave d’assalto anfibio con gli F35”, ha spiegato Credendino.
E sugli effetti della guerra, l’ammiraglio ha chiosato così: “Potrebbero causare emergenze senza precedenti: la mancanza di cibo per il blocco del grano ucraino innescherà l’aumento dei flussi migratori verso l’Europa. E poi c’è la crisi energetica”.
La Marina italiana potrebbe presto andare in Ucraina per scortare i cargo, che si tratti di “scorte” o per “operazioni di sminamento delle coste ucraine”.
Fonte foto: ANSA