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Putin recluta i detenuti per vincere la guerra: amnistia e risarcimento per chi si arruola e va in Ucraina

La nuova strategia del presidente russo è quella di reclutare i prigionieri delle carceri russe per inviarli al fronte in cambio di soldi e libertà

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

I media indipendenti della Russia fanno sapere che in tutto il Paese si stanno reclutando volontari per combattere la guerra in Ucraina. Le ricerche riguardano alcune grandi aziende colpite dalle sanzioni, ma non solo. È principalmente dalle carceri che dovrebbero arrivare i nuovi soldati di Vladimir Putin.

Perché Vladimir Putin sta reclutando i prigionieri delle carceri russe

L’operazione appare come un tentativo dell’esercito russo di rimpiazzare diverse migliaia di uomini uccisi nei combattimenti iniziati il 24 febbraio nel tentativo di conquistare i territori del Donbass e del Sud Est.

La Wagner, un’azienda militare privata legata al Cremlino, starebbe offrendo ai prigionieri di San Pietroburgo e Niznij Novgorod lauti compensi e addirittura l’amnistia per 6 mesi di servizio.

Ai detenuti verrebbe chiesto di recarsi in Ucraina per riconoscere e uccidere i “nazisti” che però sono ben addestrati. E per questo “non tutte le reclute torneranno indietro”.

L’obiettivo di Mosca è ufficialmente quello di “denazificare” il Paese confinante. Dopo il tentativo fallito di conquistare Kiev, le truppe di Vladimir Putin hanno iniziato a invadere l’Est e per “liberare” i territori filorussi.

Putin recluta i detenuti per vincere la guerra: amnistia e risarcimento per chi si arruola e va in Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin.

Per le famiglie dei detenuti soldati 5 milioni di rubli in caso di morte

Ai prigionieri russi sarebbe promesso un risarcimento di 5 milioni di rubli, quasi 89 mila euro, da destinare alle loro famiglie in caso di morte al fronte.

Anche se è la possibilità di tornare liberi dopo aver prestato sei mesi di servizio in Ucraina, per circa 3 mila euro in tutto, ad aver spinto già centinaia di detenuti ad accettare.

Nonostante tanti familiari di persone che si trovano nelle carceri abbiano segnalato questi accordi alla stampa, da parte delle amministrazioni penitenziarie sono arrivate solo smentite.

Reclutamento anche nelle aziende russe colpite dalle sanzioni

Lo stesso processo di reclutamento starebbe avvenendo anche all’interno di cantieri navali e siti di estrazione mineraria a San Pietroburgo e a Belgorod.

Ai lavoratori verrebbero offerti contratti con il ministero della Difesa di Mosca di quasi 5.200 euro al mese per recarsi in Ucraina e combattere.

Anche in questo caso i vertici delle aziende da cui sono partite le segnalazioni hanno negato gli incontri con gli ufficiali dell’esercito russo.

Si tratta della Admiralty Shipyard e della Metalloinvest, di proprietà di oligarchi russi già colpiti dalle sanzioni occidentali a causa del loro coinvolgimento nella guerra.

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