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Nicola Gratteri contro Elon Musk dopo le frasi sui giudici: "Saltava come una cavalletta, ma cosa ha preso?"

Nicola Gratteri si è scagliato contro Elon Musk dopo le frase contro i giudici italiani relative al caso migranti in Albania: l'allusione del procuratore di Napoli all'uso di stupefacenti

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Le parole di Elon Musk contro i giudici italiani dei giorni scorsi hanno scatenato un dibattito politico, soprattutto dopo l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La questione continua ad avere una lunga coda e, sul tema, ha detto la sua anche Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli. Ospite a DiMartedì, nella puntata del 19 novembre, ha criticato il ceo di Tesla alludendo anche all’uso di stupefacenti.

Nicola Gratteri contro Elon Musk

Interrogato da Giovanni Floris a DiMartedì sulle parole di Elon Musk in merito ai giudici italiani, Nicola Gratteri si è scagliato contro il miliardario.

Il procuratore ha dichiarato che è “veramente inimmaginabile. Come si è permesso? A quale titolo? Chi è? È l’arroganza dei soldi? L’arroganza del potere?”.

Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli

Quindi, l’allusione all’uso di stupefacenti: “Quando l’ho visto che saltava come una cavalletta, sembrava un cantante rock degli anni Settanta, ho detto ‘ma questo cosa ha preso? Quante vitamine s’è preso prima di salire sul palco””.

Floris ha rilanciato: “Vitamine tra virgolette, diciamo…”.

E Gratteri ha sottolineato poi la gravità delle affermazioni di Elon Musk: “Vitamine… non è possibile questa interferenza nello Stato, è una cosa gravissima. Penso che chiunque ha avuto, o ha, un rilievo pubblico in Italia si deve indignare ufficialmente e formalmente“, come ha fatto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Cosa aveva detto Elon Musk sui giudici

Nei giorni scorsi, su X, Elon Musk era entrato a gamba tesa sulla scena della politica italiana attaccando i giudici del Tribunale di Roma, rei di aver sospeso i trattenimenti dei migranti in Albania.

“Questi giudici se ne devono andare”, aveva commentato.

Poi sempre in tema di migranti aveva attaccato Sea Watch, definendola una “organizzazione criminale”, replicando alla ong che l’aveva attaccato affermando che “Musk minaccia il sistema giudiziario italiano”.

La reazione dei magistrati

Anche l’Associazione nazionale magistrati (Anm) si era scagliata contro Elon Musk attraverso il suo presidente, Giuseppe Santalucia: “Ha già risposto il presidente della Repubblica. Le critiche sono sempre bene accette da dovunque provengano ma una cosa sono le critiche, altra è l’invettiva”, aveva dichiarato venendo ripreso da Askanews.

Santalucia aveva sottolineato infatti che quella di Musk “non è una critica, ma un insulto. Mi chiedo se un messaggio di quel tipo che ha avuto tantissimi follower, come si dice, non getti una luce abbastanza negativa sul Paese. Chi non conosce le vicende può pensare che l’Italia sia da evitare e questo è un danno enorme al Paese ben al di là della querelle sulla magistratura”.

L’uso di stupefacenti da parte di Elon Musk

Evidente l’allusione di Nicola Gratteri all’uso di stupefacenti da parte di Elon Musk.

Lo scorso gennaio, il Wall Strett Hournal aveva riportato l’indiscrezione di un vero e proprio abuso, tale da preoccupare i dirigenti al vertice delle sue aziende, come Tesla e SpaceX, e le persone vicine a lui.

Secondo il WSJ, l’imprenditore avrebbe fatto uso di numerose sostanze come LSDcocainaecstasy e funghi psichedelici durante feste private in giro per il mondo, spesso con accordi di non divulgazione.

Musk, da parte sua, ha ammesso pubblicamente di fumare marijuana e di avere una prescrizione per la ketamina.

Secondo fonti vicine a Musk, proprio l’utilizzo di quest’ultima sostanza in particolare sarebbe preoccupante e rischierebbe di impattare sull’andamento delle aziende e dei contratti governativi.

Fonte foto: ANSA

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