Minacce a Di Maio, individuati i presunti autori dei messaggi minatori sui social
Sarebbero tre i presunti autori della minacce di morte a Di Maio: una casalinga, un impiegato e un operaio
Sono stati individuati gli autori dei messaggi di morte all’indirizzo del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Si tratterebbe di tre persone: una casalinga, un impiegato e un operaio, tra i 56 e i 42 anni, perquisiti nelle loro abitazioni a Milano, Vicenza e Udine. “Muori male, e magari per mano del popolo”, “Te la faremo pagare”, era questo il tenore di alcuni dei commenti a un post su Twitter del titolare della Farnesina legato alla guerra in Ucraina.
Minacce a Di Maio, individuati i presunti autori dei messaggi minatori sui social: le indagini
L’operazione è stata eseguita a seguito dell’inchiesta della Polizia postale, coordinata dalla procura di Roma, che ha permesso il ritrovamento sui telefoni requisiti della presenza degli account anonimi utilizzati per l’invio delle frasi oggetto delle indagini.
Tramite il Centro nazionale anticrimine informatico gli agenti sono riusciti a risalire all’identità dei presunti responsabili trovando la corrispondenza tra il loro profilo virtuale e l’id utilizzato per l’accesso.
Minacce a Di Maio, individuati i presunti autori dei messaggi minatori sui social: le perquisizioni
Durante le perquisizioni gli investigatori hanno trovato elementi di riscontro sull’identificazioni dei profili, e sequestrato pc e telefoni che saranno ora oggetto di analisi. Inoltre, anche un profilo telegram utilizzato da uno degli indagati è stato sottoposto a sequestro.
Gli autori delle minacce di morte a Di Maio sarebbero tre lavoratori senza apparenti collegamenti tra loro, né di conoscenza diretta né di appartenenza politica, né di condivisione delle piattaforme su cui postavano i propri messaggi di odio.
Nelle abitazioni dei perquisiti non sono state ritrovati armi o oggetti da far pensare all’intenzione di passare dalle parole ai fatti.
Minacce a Di Maio, individuati i presunti autori: i messaggi minatori sui social
Molti dei messaggi minatori sono stati pubblicati sotto le dichiarazioni pubblicate dal ministro Di Maio sul conflitto in corso in Ucraina, tramite il suo account Twitter : “Muori male, e magari per mano del popolo“, “Si dai, armateci e decideremo poi a chi vogliamo sparare”, “Non ci sono parole per descrivere, vai solo buttato nel rusco” si leggeva tra i commenti.
Ulteriore minacce di morte dirette al ministro degli Esteri sono state rilevate all’interno di canali riservati Telegram e pagine social VK, come, ad esempio, quello pubblicato all’interno di un canale di propaganda filo russa, nel quale un utente ha scritto: “Ma un cecchino…che ci ammazzi i 4 distruttori dell’Italia, non ce lo possiamo mandare?”.