Lilli Gruber e lo scontro con Salvini a Otto e Mezzo, provocazione sulla lotta per la sovranità della Padania
Scontro tra Matteo Salvini e Lilli Gruber, che ha ricordato al ministro il suo passato nella Lega Nord che chiedeva l'indipendenza della Padania
Scontro Gruber-Salvini. La giornalista di La7 e il ministro dei Trasporti hanno avuto alcuni scambi animati sul passato separatista del leader della Lega e sulla difesa della sovranità nazionale.
- La premessa dello scontro Gruber-Salvini
- L'accusa di Gruber e la sovranità della Padania
- La risposta di Salvini
La premessa dello scontro Gruber-Salvini
Durante la puntata della trasmissione Otto e Mezzo, la conduttrice Lilli Gruber ha commentato alcune delle risposte del ministro degli interni riguardo alle dichiarazioni di Elon Musk sui giudici italiani.
In risposta a uno dei post su X di Salvini a riguardo, Musk aveva intimato ai giudici italiani che hanno bloccato il passaggio dei migranti nei centri in Albania di “andarsene”.
Parole condivise dallo stesso ministro ma che avevano causato l’ira del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha intimato a Musk, futuro ministro di Trump, di non intromettersi nella politica interna di uno Stato alleato.
L’accusa di Gruber e la sovranità della Padania
Da questo tema parte il commento di Gruber che critica il Governo per non aver agito in questo senso prima che fosse il Quirinale a dover diffondere una nota per chiarire la posizione dello Stato.
“Rispetto la sovranità nazionale, anzi combatto per la sovranità nazionale” afferma Salvini in risposta alle critiche della giornalista e degli altri ospiti della trasmissione.
“Un tempo combatteva solo per la sovranità della Padania” ha quindi risposto la conduttrice. Salvini ha alle spalle una lunga carriera tra le file della Lega, che risalgono a quando il partito era una forza separatista.
La risposta di Salvini
Alla stoccata della conduttrice, Salvini ha tenuto a ricordare di avere ancora posizioni federaliste, pur ben lontane da quelle della Lega Nord nella quale aveva mosso i suoi primi passi in politica.
“Io sono nato autonomista e rimango autonomista. La Confederazione Elvetica ha un forte orgoglio nazionale e poi ogni Cantone in base al merito compete, corre e cresce come vorrei che facessero le regioni italiane” ha risposto il ministro dei Trasporti.
“Musk fino a che sosteneva i Democratici negli Stati Uniti era un eroe, un genio e un innovatore, quando è passato dalla sinistra ai Repubblicani diventa un mostro da sconfiggere” ha aggiunto il vicepremier.