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Ilaria Cucchi in carcere da Alfredo Cospito, quali sono le condizioni di salute dell'anarchico al 41bis

La senatrice Ilaria Cucchi al carcere di Opera per incontrare Alfredo Cospito: "È in condizioni allarmanti, sono l'ultimo politico che incontrerà"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Ilaria Cucchi ha raggiunto il carcere milanese di Opera per incontrare Alfredo Cospito. La senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra ha voluto sincerarsi personalmente delle condizioni dell’anarchico insurrezionalista spinta dal peso della propria storia personale: “Mio fratello è morto di carcere e nessuno, mai più, deve morire di carcere“, ha detto ai giornalisti.

Ilaria Cucchi da Alfredo Cospito

“Ho trovato le condizioni del detenuto Alfredo Cospito a dir poco allarmanti, peggiora di giorno in giorno, di ora in ora”, ha detto la senatrice Ilaria Cucchi.

“E la cosa che mi preoccupa maggiormente è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame. Dice che per lui è una lotta politica“.

Alfredo Cospito in una foto di repertorio.

“Ho chiesto più volte come stesse, se riesce ad andare avanti, se ha le forze e mi ha risposto di non interessarmi a lui, ma di pensare agli altri, ai detenuti anziani e malati che sono al 41bis. Su questo ovviamente farò una riflessione”, dice la senatrice.

“La prima cosa che il detenuto Alfredo Cospito mi ha detto è stata che non vuole più incontrare alcun politico. Io sono l’ultimo personaggio politico che ha incontrato e ha scelto di incontrarmi unicamente per la mia storia e per ciò che rappresento“.

“Ed è per questo che oggi io sono venuta qui: mio fratello è morto di carcere e nessuno, mai più, deve morire di carcere”, ha concluso Ilaria Cucchi.

Chi è Alfredo Cospito

Il 55enne Alfredo Cospito è uno dei leader di Fai-Fri (Federazione anarchica informale – Fronte rivoluzionario internazionale).

Dopo un lungo periodo al 41bis al carcere di Sassari è stato trasportato nella struttura detentiva di Opera per essere curato, dal momento che da 106 giorni porta avanti uno sciopero della fame e versa in uno stato di salute sempre più precario.

Cospito è in carcere da 10 anni per la gambizzazione avvenuta nel 2012 di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare.

Durante la detenzione è stato condannato in appello per l’attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano (Cuneo) dove due ordigni furono piazzati dentro a due cassonetti. Fortunatamente non ci furono morti né feriti. Per quell’atto Cospito prese altri 20 anni in appello.

Cospito è il primo anarchico a scontare una pena detentiva al 41 bis.

Cospito rifiuta la visita psichiatrica

Giunto ad Opera Cospito non ha voluto sottoporsi alla visita psichiatrica e ripete di non avere intenzione di sospendere lo sciopero della fame.

“Non c’entro nulla con la mafia – va dicendo –  voglio che venga cancellato il 41bis per tutti perché è uno strumento che toglie le libertà fondamentali, ho visto mafiosi che sono anziani e malati, persone non più pericolose”, ha detto.

Caso Cospito, sale la tensione

Intanto la tensione sale: dopo le proteste di piazza degli scorsi giorni, i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari sono stati messi sotto scorta.

Alcuni studenti dell’università La Sapienza di Roma hanno sposato la battaglia di Cospito occupando la facoltà di Lettere.

E c’è preoccupazione anche per il contenuto delle intercettazioni rivelate in Aula dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli secondo le quali ci sarebbe un asse mafiosi-anarchici per la cancellazione del 41bis.

Intanto una telefonata anonima al Resto del Carlino annuncia un attentato a Bologna.

Fonte foto: ANSA

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