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Caso Cospito, telefonata anonima al Resto del Carlino: "Ci sarà un attentato a Bologna". Minacciata la Meloni

Una telefonata anonima alla redazione del 'Resto del Carlino' ha rivelato che, in relazione al caso Cospito, "ci sarà un attentato in città"

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“Ci sarà un attentato per Cospito in città”. La chiamata anonima l’ha ricevuta, a Bologna, la sede del quotidiano ‘Il Resto del Carlino‘, poco dopo le 8 di martedì 31 gennaio. Al giornale è stata inviata anche una lettera contro la premier, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in riferimento alla politica del Governo relativa alla situazione in Ucraina.

La telefonata sull’attentato

A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito“, la frase pronunciata al telefono martedì 31 gennaio.

A ricevere la chiamata, la portineria della sede del ‘Resto del Carlino’: a effettuarla, una persona rimasta anonima.

cospitoFonte foto: ANSA
Scritte e volantini di matrice anarchica contro il 41bis a favore di Alfredo Cospito e altri anarchici detenuti, sono state trovate nel tunnel pedonale vicino alla stazione ferroviaria di Genova Brignole

L’identikit della persona al telefono

Come riportato dal quotidiano, al telefono c’era “una voce giovane e maschile, senza accenti, con una lieve cadenza bolognese. La chiamata, rimbalzata da un numero interno, forse quello del vecchio centralino, è stata presa alle 8,05. Neppure un minuto. Alle 8,06 l’interlocutore aveva già messo giù”.

La Digos si è immediatamente recata in via Mattei per ascoltare l’addetto che ha preso la chiamata: sono in corso le indagini per risalire al luogo da cui è partita.

Insieme alla Procura, l’obiettivo è individuare – analizzando i tabulati telefonici – il numero da cui è partita la telefonata: se una cabina, quello fisso legato a una casa o un cellulare.

Al momento non si esclude la possibilità che a chiamare sia stato un mitomane.

La lettera contro Meloni e Crosetto: l’ultimatum

Martedì 31 gennaio, sempre al ‘Resto del Carlino’, è arrivata anche una lettera contro la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito alla politica del Governo sull’Ucraina: “Le diamo 40 giorni per rivedere questo atteggiamento servile. In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”.

Nel frattempo mercoledì 1° febbraio, in diretta su Rete 4 a ‘Stasera Italia’, Giorgia Meloni ha chiamato in trasmissione “perché bisogna fare attenzione di fronte a una questione così delicata, come si utilizzano certi linguaggi e termini può ingigantire la cosa. Qualcuno diceva che il Governo in qualche modo sta eccitando la piazza. Vorrei capire come. Al Governo non compete decidere, la materia compete alla giustizia. Il Governo non ha fatto niente, noi abbiamo auto di funzionari delle ambasciate che saltano, continue minacce degli anarchici allo Stato, e ci si chiede se il Governo sta eccitando la piazza… sono allibita”.

cospito Fonte foto: ANSA
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