Il talco è "probabilmente cancerogeno per l'uomo", allarme dell'Oms sui rischi per adulti e bambini
Allarme talco: l'OMS lo ha inserito nel gruppo degli agenti "probabilmente cancerogeni" dopo anni di cause e dibattiti: i rischi per la salute
Dopo anni di controversie legali e dibattiti l’Oms ha riconosciuto i rischi legati al talco, confermando l’allarme sul suo utilizzo in quanto agente classificato come “probabilmente cancerogeno”. La decisione arriva dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), parte dell’Organizzazione, che associa il silicato di magnesio al cancro delle ovaie, in particolare quando adoperato per l’igiene intima femminile.
- Talco cancerogeno, i probabili rischi per l'Oms
- L'allarme legato all'uso di talco e possibili rischi
- Le prove di tossicità del talco negli umani e negli animali
- Talco e cancro alle ovaie, lo studio del 2013
Talco cancerogeno, i probabili rischi per l’Oms
La IARC, componente dell’OMS incaricata di studiare le malattie oncologiche, ritiene quindi che il talco, composto di origine naturale, abbia un probabile impatto cancerogeno nell’essere umano.
Il talco viene estratto da rocce eruttive e metamorfiche ed è da decenni impiegato in diversi settori industriali, essendo presente in plastiche, carta ceramica, mangimi oltre che in tantissimi prodotti di bellezza e igiene personale.
La Johnson & Johnson aveva già ritirato i suoi prodotti a base di talco, dopo una pioggia di cause legali
Il composto si può riscontrare, ad esempio, in prodotti per il trucco (come fondotinta e cipria) ma è noto soprattutto come polvere per il corpo, impiegato per l’igiene intima e per agevolare le pratiche sportive.
L’allarme legato all’uso di talco e possibili rischi
Nel dettaglio la IARC ha inserito il talco nel Gruppo 2A, che include sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo. Un insieme che comprende, ad esempio, carni rosse, steroidi, composti derivati dalla frittura ad alte temperature, acroleina, bitumi, cisplatino, DDT, glifosato, bevande molto calde (oltre 65 °C), e alcuni prodotti per la cura dei capelli.
Come termine di paragone, è utile ricordare che al di sopra del Gruppo 2A, nella classificazione, c’è solo il Gruppo 1 che include sostanze certamente cancerogene. Fra queste c’è il fumo di sigaretta, carni lavorate e fumi di saldatura.
La IARC evidenzia inoltre un aumento del cancro ovarico tra le donne esposte all’industria della carta, anche se la co-esposizione all’amianto può confondere i risultati.
Le prove di tossicità del talco negli umani e negli animali
La decisione di considerare il cancro come probabilmente cancerogeno è stata presa considerando le prove scientifiche disponibili, che indicano un rischio potenziale per l’uomo.
Allo stato attuale, a supporto della classificazione ci sono quelle che vengono definite “prove limitate” di correlazione fra talco e incidenza del cancro alle ovaie, in special modo quando il composto viene applicato nell’area genitale e/o perineale.
Per quanto riguarda gli animali vi sono invece “prove sufficienti” per quanto riguarda i campioni sottoposti a sperimentazione.
Si parla infine di “prove forti” derivanti dai test di laboratorio su cellule umane, con evidenti caratteristiche cancerogene. Fra queste, ci sono l’uccisione delle cellule e la produzione di anomalie nella proliferazione e nella distribuzione dei nutrienti su base cellulare.
Talco e cancro alle ovaie, lo studio del 2013
Vari studi hanno rivelato in passato un possibile collegamento tra i talchi per l’igiene e il cancro alle ovaie, portando un colosso farmaceutico e cosmetico americano ad affrontare cause milionarie in tribunale.
Per esempio, una ricerca del 2013 condotta dagli scienziati del Brigham and Women’s Hospital di Boston ha scoperto che le donne che utilizzano regolarmente talco sulle parti intime presentano un rischio aumentato del 24% di sviluppare cancro alle ovaie.