Il padre di Kata scomparsa a Firenze e le ipotesi dello scambio di persona: la precisazione degli avvocati
Kata sarebbe stata presa per un regolamento di conti tra fazioni rivali occupanti lo stabile, ma nel rapimento sarebbe coinvolta la bimba sbagliata
Spuntano nuove ipotesi sulla scomparsa di Kata. Si sono rincorse delle voci che vorrebbero il padre della bambina, sparita ormai da 10 giorni, convinto che la figlia sia stata rapita per sbaglio, in uno scambio di persona. Cosa si sa, cosa ha raccontato in procura e cosa hanno dichiarato i suoi legali.
- Le voci sulla ricostruzione del padre
- La precisazione dei legali
- Le indagini nell'ex hotel
- Le ultime immagini
Le voci sulla ricostruzione del padre
Nella giornata di lunedì 19 giugno, il padre di Kataleya, Miguel Angel Alvarez Chicclo Romero, ha chiesto di essere ascoltato in procura, per avanzare nuove ipotesi sulla scomparsa della bambina.
Sentito dal sostituto procuratore della Dda, Christine Von Borries, avrebbe fornito nuovi elementi che potrebbero rivelarsi utili nella ricerca.
Secondo una ricostruzione dell’Ansa, che ha citato il legale Filippo Zanasi, Chicclo avrebbe ipotizzato che qualcuno abbia rapito la figlia per sbaglio, al posto di un’altra bambina.
L’ipotesi del rapimento era già stata avvalorata da diverse testimonianze, secondo cui la bambina sarebbe stata presa da un uomo mentre si trovava nel cortile dell’ex hotel Astor.
Tra queste, quella dell’altro figlio di 8 anni, che aveva parlato di un uomo con i palloncini presente nel cortile il giorno della scomparsa.
Ma anche la possibilità di uno scambio di persona era già stata presa in carico dalla procura, dato che mancherebbe un movente per la scomparsa di Kata e anche la richiesta di un riscatto.
Il sequestro della bambina potrebbe essere dovuto a contrasti fra gruppi rivali, che si trovavano all’interno dell’occupazione all’hotel Astor.
Per uno dei legali che assiste il padre, l’avvocato Filippo Zanasi “il profilo del mio assistito, e anche quello di sua moglie, è tale che pensare a una vendetta perpetrata verso di loro è onestamente inverosimile, sempre che di vendetta si tratti”.
Secondo il legale della famiglia, l’ipotesi di uno scambio di persona “a grandi linee diciamo che questa sarebbe la soluzione forse più razionale e dunque quella su cui forse è il caso di addentrarci, però è anche vero che la procura sta andando avanti per piste che non ci è dato conoscere”.
La precisazione dei legali
Poi, alcune ore dopo, la precisazione.
I legali dei genitori di Kata, avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, in un comunicato si dicono “costretti, dalle notizie che si stanno diffondendo via web, a precisare che né gli scriventi né il padre Miguel hanno mai riferito o rappresentato che la predetta minore sia stata oggetto di uno scambio di persona. Il contenuto di quanto messo a verbale dal padre di Kata non è infatti stato rivelato ad alcuno e pertanto si chiede di rettificare la notizia sopra detta soprattutto allo scopo di non pregiudicare le indagini in corso”.
Le indagini nell’ex hotel
Continuano, intanto gli accertamenti di polizia giudiziaria dei carabinieri all’interno dell’ex hotel occupato Astor, dove vivevano Kata e la madre.
Dopo lo sgombero dello stabile negli scorsi giorni, le forze dell’ordine hanno avviato una seconda ispezione per scovare elementi utili al ritrovamento della bambina, che al momento della scomparsa giocava in cortile.
Sono stati presenti anche due autospurghi, per pulire i pozzi dell’edificio.
Anche i legali della famiglia di Kata, intanto, hanno presentato formale istanza per effettuare un sopralluogo personale dentro l’ex hotel.
Le ultime immagini
Una speranza viene riposta anche nelle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Dopo i fotogrammi in cui saluta il fratello e rientra in cortile alle 15.01, l’ultima immagine disponibile di Kata risale alle 15.12 e la immortala sulle scale dell’Astor.
Non si vede, però, la bambina uscire dal cancello principale. L’ipotesi, quindi, è che chi l’ha presa abbia utilizzato un passaggio alternativo.