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Nuovi elementi dall'ispezione a Firenze sulla scomparsa di Kata: trovati un cellulare e una telecamera privata

Durante le perquisizioni nell'ex hotel da dove è sparita la bimba sono stati trovati un cellulare e un vano segreto. Continuano le ricerche

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Un cellulare in un cassonetto, un vano nascosto nel sottotetto e la scoperta di una telecamera privata che punta sul cortile dove Kata è stata vista per l’ultima volta. Della bambina di origini peruviani scomparsa a Firenze non ci sono ancora tracce, ma alcuni nuovi elementi sono emersi dalla maxi ispezione dell’ex hotel Astor dove la piccola viveva con la famiglia. La struttura occupata a fine 2022 è stata sgomberata nella giornata di sabato 17 giugno proprio per rendere possibili le indagini e le ricerche di Mia Kataleya Chiclio Alvarez, che non si esclude possa ancora essere dentro l’edificio.

La maxi ispezione

L’ex hotel alla periferia di Firenze è stato setacciato da cima fondo dai carabinieri del Ros, del Sid e dei Gis nella speranza di trovare indizi sulla bambina di 5 anni, di cui dallo scorso 10 giugno non si hanno più notizie.

Fonte foto: ANSA

Carabinieri a lavoro durante la maxi ispezione nell’ex hotel da dove è scomparsa Kata

Con un vasto dispiegamento di uomini e mezzi è stata effettuata una perquisizione totale dell’edificio anche attraverso apparecchiature tecnologiche specifiche come sonde, telecamere e droni, che hanno permesso di osservare intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, dell’Astor. anche normalmente non accessibili, “alla ricerca di elementi utili alle indagini“, come spiegato dagli inquirenti.

I nuovi elementi

La prima giornata di ispezioni ha portato alla scoperta di una telecamere privata che inquadra l’ingresso di un area adiacente al cortile dell’hotel Astor e che potrebbe fornire delle immagini aggiuntive e preziose sull’ipotetico allontanamento dall’edificio di una qualsiasi persona nell’orario della scomparsa di Kata.

Gli investigatori hanno anche utilizzato una fresa per accedere a un vano segreto nel sottotetto dell’albergo normalmente inaccessibile se non arrampicandosi dalle pareti e, appunto, bucando il tetto. Anche qui però non sarebbero state trovate tracce della bambina e degli eventuali rapitori.

Durante i controlli di tombini e pozzi neri della zona è stato trovato in un cassonetto della spazzatura anche un telefono cellulare che è stato sequestrato per gli accertamenti del caso.

Le indagini

Gli investigatori hanno chiuso la giornata dopo sette ore di perquisizioni per fare un punto della situazione e “pianificare il proseguo dell’attività”.

L’ispezione dello stabile dovrebbe riprendere nella mattina di lunedì 19 giugno, ma nel frattempo l’edificio verrà presidiato per impedire intrusioni e alterazioni dello stato dei luoghi.

Intanto gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, legali che assistono genitori di Kata, rendono noto di aver ingaggiato come consulente il generale dei carabinieri in congedo Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma.

carabinieri-ricerche-kata Fonte foto: ANSA
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