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Maxi ispezione nel palazzo da cui è sparita Kata: testimonianze e movente, cosa è emerso

Altra maxi ispezione all'ex hotel Astor da cui è scomparsa la piccola Kataleya

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Al via alle 8 di domenica 18 giugno a Firenze la maxi ispezione dei carabinieri nell’ex hotel Astor, palazzo sgomberato nelle scorse ore da cui il 10 giugno si sono perse le tracce della piccola Kataleya. La bambina, 5 anni, fa parte di una famiglia che dimorava in una stanza nell’ex albergo occupato nel settembre dell’anno scorso.

Sgombero e nuova ispezione: proseguono le indagini

Nella giornata di sabato 17 giugno, l’edificio, in cui ci vivevano abusivamente circa 140 persone, è stato completamente sgomberato. Quindi via alle operazioni per il nuovo maxi controllo a cui hanno preso parte anche i tecnici del Gruppo d’intervento speciale (Gis) dei carabinieri.

Il fine è perlustrare ogni centimetro del palazzo per scovare ogni dettaglio utile che possa condurre alla bimba.

Indagini sulla scomparsa di Kata.Fonte foto: ANSA

Per la prima volta l’ex hotel è totalmente nelle mani degli investigatori, che potranno così setacciarlo in lungo e in largo senza alcun ostacolo. Il giorno dopo la scomparsa l’ex albergo era già stato passato da cima a fondo da carabinieri e vigili del fuoco, ma chi indaga non vuole lasciare nulla al caso.

La testimonianza

La misteriosa vicenda, secondo chi indaga, potrebbe avere una chiave nei pochi metri che separano il palazzo dai box di una struttura adiacente. Lì si stanno concentrando gli sforzi degli inquirenti, grazie anche alla testimonianza di una bambina che ha raccontato di aver visto Kata trascinata via in lacrime in quella direzione.

Si continua anche ad analizzare le immagini delle telecamere che, tra le 15,12 e le 15,13 di sabato 10 giugno, hanno registrato la piccola Kata mentre saliva e scendeva le scale interne avviandosi verso il cortile. Da lì si sono perse le sue tracce.

Il movente

Si prosegue anche sul fronte movente. Chi ha avuto interesse a far sparire la bimba? Qualche ipotesi c’è, seppur non viene ignorata qualsiasi altra pista: il sequestro potrebbe legarsi ai violenti scontri che ormai da tempo agitavano la vita nell’ex Astor. Una pista menzionata anche nel decreto di sequestro preventivo del gip Angelo Pezzuti; decreto stilato per l’accusa di invasione di terreni.

Nel ricostruire la storia recente del misterioso hotel sono infatti emersi fatti di violenza avvenuti nelle ultime settimane. Ad esempio c’è stata l’aggressione a un cittadino dell’Ecuador, lanciatosi dal terzo piano per non finire nelle mani di una banda armata di coltelli.

Il gip si sofferma quindi anche sulla misteriosa scomparsa di Kataleya: “Il delitto sembra trovare spiegazione nei rapporti conflittuali che sono sfociati in delitti, con denunce reciproche, maturati nell’ambito dell’occupazione all’interno della comunità di peruviani ed ecuadoregni per il possesso delle stanze dell’albergo”.

E ancora: “Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato (l’invasione di terreni, ndr) o agevoli la commissione di altri reati, dando causa a plurimi eventi lesivi a danno degli inquilini dei palazzi confinanti e degli stessi indagati occupanti”.

“Va sottolineato che il permanere dell’occupazione dell’immobile comporta anche il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso e alla gestione dell’immobile (…) le persone che attualmente dimorano abusivamente nell’ex hotel Astor vivono in condizioni di assoluto degrado economico e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche che portano anche ad episodi criminosi”, ha concluso il gip.

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ispezione-astor Fonte foto: ANSA
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